Pietro, il padre di Fortuna Loffredo, la bimba uccisa nel 2014 al parco Verde di Caivano, intende rinunciare alla costituzione di parte civile nei confronti dell’uomo accusato del delitto, Raimondo Caputo detto Titò. Il suo legale Sergio Pisani, nel corso dell’udienza davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli, ha formalizzato la richiesta precisando che Loffredo non ritiene l’imputato responsabile dell’omicidio. L’uomo infatti ipotizza che ad uccidere la bimba sia stato un altro inquilino dell’edificio.
Nel corso dell’udienza di oggi un testimone, Massimo Bervicato, che abita anch’egli nell’edificio dove abitava la piccola Fortuna ha sostenuto che quando la bimba precipitò dal palazzo Titò si trovava in strada insieme con la propria figlioletta, una circostanza che tuttavia non aveva riferito nel corso degli interrogatori svolti durante le indagini preliminari.
This post was published on %s = human-readable time difference
“Kvara ha ripreso ad allenarsi, verrà con noi. E’ a disposizione, sarà un recupero importante.…
La Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti ha condannato il governatore Vincenzo De Luca…
Grande successo per il “FCF Christmas Charity 2024 Concerto di Natale”: 600 ospiti per una…
Napoli si conferma ancora una volta fucina di innovazione e creatività, questa volta nel mondo…
Sarà una giornata molto difficile quella di oggi per gli utenti delle vie del mare…
Nel Palazzo Reale di Napoli è possibile incontrare i Re in ascensore. E' un regalo…