“Se Koulibaly resta? La domanda non va fatta a me, ma al Manchester United, al Manchester City, al Psg. A tutti i club che possono permettersi di pagare certe cifre”. Lo ha dichiarato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa al Palasport di Castel di Sangro dove la squadra e’ in ritiro. “Per noi sara’ un mercato di attesa – ha spiegato – Abbiamo investito tanto, 300 milioni negli ultimi dodici mesi, vorrei vedere i numeri delle altre societa’. In questo momento abbiamo 35 giocatori e manca Petagna che e’ positivo al Covid-19 per colpa del fratello. Dovrebbero essere 25, il che vuol dire che abbiamo 11 elementi in esubero: Gattuso sta esaminando i calciatori e valutera’ chi e’ piu’ giusto impiegare e chi forse e’ meglio vada altrove. Poi bisognera’ vedere come si evolve il mercato, ma una cosa e’ certa: non faremo una campagna di saldi. Mi sembra di vedere in giro degli avvoltoi che stanno aspettando per colpire in picchiata, ma noi abbiamo corazze impenetrabili, quindi sicuramente si sbeccheranno e non otterranno cio’ che vogliono o ai prezzi che fanno loro comodo”.
“Il campionato ha un format talmente vecchio e superato che ben vengano le novita’”. Ha aggiunto il patron azzurro. “Il cambio di format e’ un problema che riguarda la Federcalcio, un problema di cui probabilmente sentiremo parlare dopo il 31 agosto, ma non bisogna accogliere le novita’ come se fossero un male, perche’ molto spesso aggiustano il tiro su cio’ che da tempo e’ sempre stato sbagliato”.
De Laurentiis ha anche lanciato un messaggio al presidente Uefa. “Ceferin non ha capito che ci vuole un grande rispetto per i tifosi, perche’ senza di loro non potrebbe organizzare nulla. E dunque la prima cosa che va rispettata sono i campionati nazionali: il resto non conta, viene dopo”. “Ripartire con gli stadi chiusi giocando tre giorni mi pare una follia – ha aggiunto – In nome di cosa? Sembriamo attori scritturati per recitare una commedia, ma chi l’ha scritta? Ceferin? Dobbiamo lavorare per lui o e’ lui che dovrebbe lavorare per noi? Dobbiamo sfasciare tutto per rispettare le sue date?”.
“Il campionato non doveva partire prima di ottobre e sono felice che Gravina la pensasse come me, invece ho ottenuto soltanto una settimana in piu’ in Lega. Serviva tempo per capire l’evoluzione del virus, non sappiamo nemmeno come ci potremo muovere tra regioni”. Ha sottolineato il presidente, aggiungendo: “Qui non ci ha capito niente nessuno. Non ci ha capito nulla il Comitato tecnico scientifico, anche se e’ composto da onestissimi professionisti, non ci hanno capito nulla gli scienziati e neppure il Governo. Guardate l’America, sta in condizioni disperate. Noi avremmo dovuto chiudere le frontiere dell’Italia, era la prima cosa da fare, invece abbiamo riempito le discoteche”.
“Molti furbi, o furbastri come li chiamo io, puntando sulla divisione che esiste in Lega tra le societa’ hanno giocato non dico sporco, ma male. Se ne sono approfittati. Ecco perche’ alla Lega Serie A oggi manca almeno un miliardo l’anno di introiti, perche’ schiavi di una vecchia mentalita’ e schiavi della legge Melandri che ha distrutto la crescita del calcio italiano. Lei e’ una irresponsabile: anche sul cinema ha fatto danni a non finire”. “Appena abbiamo messo in campo le nuove ipotesi il valore del calcio italiano e’ subito impennato”, ha aggiunto parlando delle ipotesi in campo per la vendita dei diritti televisivi per il triennio 2021-24.
“L’apertura delle proposte irrevocabili da parte dei fondi avverra’ il 28 e leggeremo quello che io ho gia’ letto all’inizio, quando eravamo in quattro a parlare con CVC. Ora si sono aggiunti anche altri fondi dunque riceveremo una proposta unica – ha osservato De Laurentiis – Poi ci sono altri investitori all’orizzonte, che non vogliono comprare un pezzo della ‘media company’ di proprieta’ della Lega, ma solo assistere i club e avere una percentuale degli utili oltre un determinato fatturato. Ci sono inoltre i soliti interlocutori di Infront e Mediapro, sostenuti da alcuni, ma non trovano la possibilita’. Infine c’e’ la mia vision di modernizzare tutto e fare una governance molto professionale, levando all’assemblea della lega la possibilita’ di ribaltare tutto ogni volta”.
Ma De Laurentiis ha anche rilasciato una anticipazione importante. “Vi do una primizia visto che si parla sempre e solo di mercato: oggi abbiamo rinnovato il contratto di Zielinski”.
Le parole di Gattuso.
Di fianco al presidente azzurro, il tecnico Rino Gattuso. La Coppa Italia in bella mostra dietro le sue spalle. Il trofeo tricolore l’ex rossonero lo ha alzato alla sua prima esperienza sulla panchina del Napoli prendendo il posto di Carlo Ancelotti a dicembre. Da ieri, con la partenza della nuova stagione, il tecnico calabrese ha cominciato la seconda vita da allenatore con il club partenopeo, ma non sente troppe pressioni. “La responsabilita’ e’ la stessa – ha ammesso ‘Ringhio’ – io sono nato con la responsabilita’: alleno una grande squadra, dobbiamo migliorare il settimo posto e ora non ho paura di nulla, l’unico obiettivo e’ dare qualcosa alla squadra, bisogna solo lavorare a testa bassa”. Per la stagione che comincia il 19 settembre c’e’ un attaccante pagato molto e che rinforza sicuramente il reparto avanzato. Osimhen e’ un talento che con Mertens potra’ fare la differenza. “Oltre a lui – ha proseguito Gattuso – c’e’ anche Rrahmani. Io sono soddisfatto di chi alleno, la squadra e’ forte, poi del mercato chiedete al club che ha perso tanto senza i tifosi e senza la Champions. Per questo devo sentire anche quello che mi dice la societa’, ma sono contento della mia squadra”.
Il Napoli ha smesso di giocare l’8 agosto. E da ieri e’ di nuovo al lavoro. Si passa da una stagione all’altra in due settimane. “E’ un nuovo campionato – ha chiarito Gattuso – Abbiamo speso tanto, per 45 giorni abbiamo fatto un altro sport giocando ogni tre giorni. Si faceva fatica a preparare ogni partita in sala video. Ora dovremo essere bravi a fare meno danni possibili, non perdere giocatori e stare attenti. Fara’ bene chi perdera’ meno calciatori: tra poco partiranno gia’ per le nazionali. E’ un calcio diverso, nuovo, ma noi non ci faremo trovare impreparati”. Gattuso si e’ poi soffermato sulle caratteristiche di Osimhen: “Ci puo’ far verticalizzare di piu’, quando gli altri ci vengono a prendere alti in pressione possiamo subito andare avanti e giocare 3 contro 3. Ci dara’ soluzioni diverse, attacca bene gli spazi, ha forza fisica: ci dara’ una grande mano”, ha sottolineato il tecnico del napoli.
Oltre a Osimhen, Mertens e Insigne, Gattuso non dimentica un giocatore che l’anno scorso e’ stato pagato 50 milioni: “Lozano puo’ fare molto di piu’, ho in mente qualcosa, ma la coperta deve coprire bene tutta la squadra”, ha spiegato il tecnico rimarcando l’importanza della mentalita’. “Voi parlate sempre di mercato, ma un giocatore deve credere nel progetto – ha osservato Gattuso – e restare solo se e’ al 100% con il cuore e la testa nel club. Noi non pettiniamo le bambole, lavoriamo tanto e ci vuole senso di appartenenza. Se non c’e’ piu’ voglia non si puo’ dare nulla: voglio gente motivata per alzare l’asticella. Abbiamo buttato una gara a Barcellona, loro non stavano benissimo, ma noi abbiamo sbagliato anche come personalita’: questo e’ il prossimo step, dobbiamo crescere, non possiamo svegliarci dopo aver preso tre schiaffi”. Infine un focus sugli obiettivi, “gli stessi degli ultimi dieci anni. Bisogna tornare nell’Europa che conta – ha spiegato Gattuso – E’ importante per i giocatori e per i conti del club. Bisogna puntare alla Champions, e’ la casa del Napoli da tanti anni”, ha concluso Gattuso.