Catturato l’uomo che ha sparato al poliziotto, ferendolo gravemente. Dopo ore di latitanza è stato catturato l’uomo che avrebbe sparato a Nicola Barbato, durante il sanguinoso conflitto a fuoco avvenuto ieri in via Leopardi a Fuorigrotta. Si tratta del pregiudicato Lello Rende il quale dopo aver gravemente ferito Barbato sarebbe fuggito a bordo della sua Daewoo Matiz insieme alla compagna.
La nostra testata ha pubblicato subito la foto, con relativo articolo sulla fuga del malvivente. Decina di migliaia le visualizzazioni dell’articolo, ed è grazie ai nostri lettori che la foto ha girato nel web fornendo, anche se marginalmente, un aiuto all’individuazione. Grazie ai nostri lettori (Caccia all’uomo che ha sparato il poliziotto, ecco il volto dell’aggressore)
Catturato l’uomo che ha sparato al poliziotto: la fuga, i motivi e la dinamica
Dopo aver trovato l’auto del presunto aggressore in una zona del Beneventano, gli uomini della Squadra mobile della questura di Napoli sono riusciti ad individuare e catturare il fuggitivo. La dinamica della sparatoria ha assunto connotati diversi da quelli evidenziati nei primi momenti. La ricostruzione dei fatti è emersa dai rilievi svolti dagli agenti che stanno investigando e sarebbe supportato anche da un video acquisito dagli investigatori.
Secondo la ricostruzione dei fatti, gli agenti in borghese erano in servizio in una operazione anti estorsione e sono stati colti alle spalle dal Rende che si sarebbe introdotto in auto. Il malvivente, una volta in auto, dai sedili posteriori avrebbe sparato contro i poliziotti. Il motivo per cui Rende ha sparato è che probabilmente l’uomo aveva scambiato i due agenti in borghese per esponenti di un clan rivale.
Le indagini
A dirigere le indagini Fausto Lamparelli, capo della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Napoli, il procuratore Giovanni Colangelo, con i pm dell’anticamorra Francesco De Falco e Maurizio De Marco e i procuratore aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli.
Solidarietà per Nicola Barbato
Barbato resta sempre in gravi condizioni ed è ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’Ospedale Cardarelli di Napoli. Tante le manifestazioni di affetto e stima per il poliziotto che ha rischiato la vita nello svolgimento di un operazione anti estorsione. A fargli visita al nosocomio di via Nuova Marina, anche il capo della polizia Alessandro Pansa.
Stamani in segno di solidarietà, si terrà anche una catena umana davanti al palazzo della Questura in via Medina organizzata dall’associazione antiracket:“Stava svolgendo un’operazione di sostegno nei confronti di un commerciante iscritto alla nostra associazione” queste le parole delle persone presenti alla manifestazione.