Cava de’ Tirreni, 25 Luglio – Ritorna nella medievale cornice della città di Cava de’ Tirreni la III edizione della manifestazione storico-culturale “La Cava, Civitas Fidelissima 1460” prevista nei giorni 1, 2 e 3 settembre nel Convento di San Francesco. Erede artistico e incubatore della famosissima rappresentazione storico-teatrale “La Pergamena Bianca” oggi alla VIII edizione, l’evento più atteso dell’anno avrà in programma tantissime sorprese che verranno svelate a breve.
Intanto l’associazione Sbandieratori della Città di Cava- Li Quattro Distretti, guidata dal presidente Felice Abate, ha già calendarizzato gli eventi che dovranno far rivivere l’evento storico da cui tutto ha avuto inizio. Ad aprire la kermesse venerdì primo settembre una bellissima cerimonia religiosa in costume. Sabato 2 settembre dopo il Corteo Storico de Li Quattro Distretti andrà in scena lo spettacolo teatrale “1460, assedio La Cava”. Proprio La Pergamena Bianca, con la regia di Andrea Carraro, sarà la punta di diamante dell’intera kermesse. Il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno chiuderà l’intera manifestazione domenica 3 settembre con il concerto “Musica in chiostro”.
Fermento, quindi, tra i portici della “valle Svizzera” (così definì la cittadina cavese lo scrittore Valery), per far rivivere alla comunità un fatto storico importantissimo per le sue radici antropologiche e culturali ma rimasto per troppo tempo all’ombra di manifestazioni esclusivamente folkloristiche. Fortunatamente, grazie all’associazione presieduta da Abate, è ritornata alla luce.
La data storica è quella del 1460 quando il sovrano Ferrante d’Aragona concesse alla Città de la Cava, oltre una serie di privilegi, anche il titolo di “Civitas Fidelissima” per aver resistito agli angioini e per essere rimasta fedele, appunto, al Re spagnolo. Sia la data che il luogo dell’intera manifestazione non sono stati scelti a caso, infatti fu proprio il 4 settembre che Ferrante I D’Aragona consegnò al sindaco cavese dell’epoca Onofrio Scannapieco, una pergamena bianca, questa permetteva al popolo di poter chiedere qualsiasi necessità. La pergamena però rimase in bianco stupendo ancora una volta il sovrano per la fedeltà dei suoi sudditi.
Anche la location è stata scelta per il suo valore simbolico, oltre che per la sua bellezza, il Convento francescano fu infatti fortemente voluto dal Municipio Cavese di cui fu sede dei consigli della Civitas, oltre che dell’Archivio e per le pagine di storia è per questo considerata “Chiesa della Municipalità”.
Partners Istituzionali dell’evento: Ministero della Cultura, Regione Campania, Instituto Cervantes ed il Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno.
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