Un brutto colpo di testa per l’ex giocatore del Napoli Edinson Cavani, 42mila euro di affitto arretrati da pagare per la villa tra Lago D’Aveno e Lucrino che il calciatore aveva lasciato nel 2011 dopo aver subito un furto mentre si trovava in Sud America. All’epoca gli avevano sottratto persino le magliette d’esordio della squadra del Salto e della nazionale uruguaiana. Preso dalla rabbia il bomber del Paris Saint-Germain si era trasferito in via Tasso, consegnando le chiavi della villa ad una mediatrice immobiliare.
La proprietaria non ha più visto le chiavi
Dopo una lettera inviata a Edinson Cavani, attraverso l’avvocato Antonino Garofalo, la proprietaria dell’immobile ha citato il calciatore per i mancati pagamenti delle mensilità, per la mancata consegna delle chiavi e per la mancata disdetta dell’affitto. Il giudice Imperiali, con l’ordinanza numero 6917, ha assegnato alla ricorrente i 42mila euro che erano stati pignorati in via preventiva a marzo di un anno fa, stabiliti proprio in base alle mancate mensilità. La donna non ha pignorato i conti della società del Napoli bensì il conto corrente aperto presso il Banco di Napoli del giocatore del PSG.
Cartellino rosso per Cavani
Caro Edinson, per te un bel cartellino rosso per aver simulato un fallo alla giustizia italiana. E’ pur vero che i napoletani sono sbadati, ma addirittura dimenticarsi di consegnare le chiavi di casa e disdire l’affitto? Togli la testa dal pallone, per quello bastano i tuoi magici piedi, e ricorda che le mancate azioni burocratiche possono costare anche 42mila euro!