di Giuseppe Polise
Tutti lo sapevano, nessuno lo diceva. Almeno fino ad oggi, quando il segreto di Pulcinella è stato svelato: “Cavani si appresta a lasciare Napoli!”.
Curioso che a togliere l’alone di mistero, che celava questa notizia, sia stato proprio il Matador, che intervistato dal sito Goal.com (6non sappiamo quanto ingenuamente) ha candidamente confessato che amerebbe essere allenato da Mourinho e che sta ascoltando altre proposte per il suo futuro .
Padrone di farlo Cavani, forse un po’ meno di sventagliarlo ai quattro venti, in barba ad un contratto che ancora lo lega al Napoli fino al 2017. In attesa di una nota ufficiale della società (che ci auguriamo arrivi, e subito), prendiamo atto della fine di una storia d’amore (bella) ma che forse si appresta a chiudersi in modo amaro. E’ vero, la storia (quella sportiva e non solo) ci insegna che gli amori possono finire, a noi piace pensare che gli amori, quelli veri, durino in eterno. Finiscono ed in malo modo, i rapporti legati da interessi, e qui tra quelli economici e quelli sportivi, di interessi ce ne sono in ballo quantificabili in svariati milioni.
I tifosi del Napoli, una volta mandato giù il boccone amaro, troveranno nuovi e vecchi beniamini a cui affidare i propri sogni e le proprie speranze, esulteranno e si emozioneranno per le gesta di altri campioni di azzurro vestiti, che al primo goal baceranno la maglia sotto la curva, salvo poi partire per altri lidi, in cui crescere professionalmente (?).
Resterà, fortunatamente, sempre il Napoli, con la sua storia, i suoi trionfi,le sue sconfitte, le gioie e le delusioni, perché la storia, fortunatamente non ha una clausola rescissoria.
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