Cento vigili urbani promossi. E di pattuglia non resta nessuno

Il caso dei cento vigili urbani promossi sta facendo discutere: se 100 vigili lavoreranno in ufficio, chi resterà a pattugliare le strade della città?

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I vigili urbani già si vedono poco in giro. E prossimamente si vedranno ancora meno. Il Tar ha dato il suo via libera alle prove per l’avanzamento di carriera: a partire da oggi, ben 100 vigili urbani potranno inoltrare le pratiche per diventare istruttori di vigilanza. Uno scatto di carriera (e anche economico) che gli permetterà di scalare la “graduatoria” occupazionale, passando dalla categoria C alla categoria D. Ma che soprattutto li toglierà dalla strada.

Cento vigili urbani promossi: lavoreranno in ufficio

Sì, perché diventando tenenti, i 100 vigili urbani promossi non dovranno né potranno più stare di pattuglia. Questa è la legge. Il loro compito, con il grado di tenenti, sarà piuttosto quello di coordinare le pattuglie. Ma quali pattuglie? Se 100 vigili urbani verranno promossi e passeranno a lavorare in ufficio, chi li sostituirà nella quotidiana ronda per le strade della città? Mistero. Il caso dei vigili urbani promossi in ufficio sta facendo discutere non poco. La situazione è preoccupante secondo il consigliere di “Napoli è tua” Carmine Sgambati.

Vigili urbani promossi: chi pattuglierà le strade della città?

La promozione di 100 vigili urbani suona alle sue orecchie come una vera e propria iattura per la città. Perché 100 vigili in meno sono tanti, e quelli che restano non riusciranno a coprire tutto il lavoro. Secondo il consigliere Sgambati ci sono solo due possibilità per tamponare l’emergenza risorse umane che si verrà a creare con questa promozione: reclutare nuove leve, quindi dare avvio alle assunzioni di nuovi vigili urbani, oppure cambiare le regole, e mandare di pattuglia anche i vigili graduati. Altrimenti chi resterà a proteggere le strade di Napoli?