Anche il lungomare di Napoli ha pagato dazio al 2020 con il crollo dell’arco borbonico a seguito di una violenta mareggiata
A conclusione di un anno devastante per quasi tutto il mondo a causa della pandemia da covid19, le avversità metereologiche particolarmente violente dei giorni scorsi hanno rappresentato per Napoli l’ironica “ciliegina sulla torta”! Il lungomare di via Partenope, noto per il bel panorama soleggiato e ricco di floclore, attrattiva turistica e quindi fonte di un importante indotto economico, è stato sommerso da una violenta mareggiata che non solo ha distrutto il calpestìo pedonale, i tanti ristoranti ed attività commerciali, già economicamente in ginocchio, ma anche la testimonianza di un importante periodo della storia cittadina: l’arco borbonico. Costruito nel ‘700 come approdo per i “luciani”, ossia i pescatori che abitavano nel vicino borgo di Santa Lucia, nel corso del secolo successivo fu modificato per fare da frangiflutti alla cloaca che sfogava a mare, praticamente diventò il terminale dello scarico fognario e da qui l’appellativo dei napoletani di “Chiavicone”. La sua stabilità, già in bilico per mancati interventi di ordinaria manutenzione, fu compromessa nel 2018 da una mareggiata che distrusse il basamento di pietra lasciandone solo una porzione troppo piccola per poter reggere le diverse tonnellate dell’arco. In effetti si procedette con un intervento che sarebbe dovuto essere temporaneo affidando l’intera struttura dell’arco a delle impalcature di tubi innocenti; certamente la forza della mareggiata dei giorni scorsi non poteva essere prevista ma due anni restano comunque troppi per lasciare la struttura così …
Ora, come sempre in simili circostanze, si gioca al rimbalzo delle responsabilità tra Autorità Portuale, Comune, Sovrintendenza e mentre la disputa incalza ai napoletani resta un’unica certezza: la perdita di un altro pezzo della propria storia.
E’ per questa dolorosa consapevolezza che l’Associazione Culturale Regno della Due Sicilie e la CMI (Confederazione Movimenti Identitari) hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta nei confronti dell’abbandono del patrimonio artistico testimone della storia della nostra città che avrà luogo SABATO 9 GENNAIO 2021, a partire dalle ore 10,00 davanti ai resti del Molo Borbonico. Il numero delle associazioni e dei movimenti che stanno aderendo all’iniziativa lascia sperare che le coscienze siano pronte per girare pagina e impegnarsi per un futuro degno del nostro passato storico.