Challenge dei rifiuti, la pazza idea dei giovani di Giugliano

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Challenge dei rifiuti, la pazza idea dei giovani di Giugliano

Ultimamente mi capita spesso di pensare alla mia gioventù, e in modo particolare ai miei 18 anni, i classici momenti di ribellione che ognuno di noi ha vissuto. Ribellione sì, ma che quasi fa tenerezza a ripensarci vista la sua innocenza. Oggi tutto è cambiato, la tecnologia come la società si è evoluta ( e qui potrei soffermarmi sul concetto evoluzione o involuzione? ). E spesso mi fermo a riflettere, su quanto inconsapevolmente siamo stati “fortunati” noi di una generazione passata, dove non essendoci tecnologia sufficiente abbiamo vissuto un ultimo scorcio di vera vita sociale, quasi di innocenza rispetto alla generazione dei ragazzini di oggi, sempre più social e meno sociali. Era tutto semplice, un appuntamento preso fuori scuola con gli amici ( senza poter usufruire di sms o whatsapp ) e … via! Alle 17 fuori al muretto, il “nonno” dei forum o gruppi social di oggi. E non c’era maltempo che teneva: pioggia,freddo forte o solleone l’appuntamento al muretto era sacro, guai a mancare!

Faccio questo preambolo per portare a conoscenza dei lettori di RoadTv Italia una nuova “moda” che impazza tra i giovani oggi a Giugliano (NA), città dove ho vissuto e vivo ancora: la challenge dei rifiuti. Sì, proprio così, una sfida a colpi di immondizia, fino all’ultimo sacchetto. In cosa consiste? Beh, come si può immaginare, in sella ad uno scooter o a piedi, la comitiva si riunisce in piena notte lanciando all’amico di turno sacchetti di immondizia presi dai cassonetti per metterlo in fuga o semplicemente per sporcarlo. Tutto ripreso rigorosamente con appositi video da postare sui social. Cosa comporta questa bravata? Schiamazzi notturni, privando di ore di sonno i cittadini, e una vera strage di sacchetti distrutti in strada, alla mercè di odori nauseabondi e di insetti di vario tipo che ringraziano per il pranzo servito loro su un piatto d’argento.

Cosa pensano di ottenere con questi atti di pura stupidità? Fama? Successo sui social? Successo con le ragazze? Mi soffermo. Penso. Una domanda su tutte pervade la mia mente: ma queste sono le persone che rappresenteranno un giorno il nostro futuro? Di sicuro ora, come in vari casi di challenge odierne, verranno fuori affermazioni da parte magari degli stessi genitori del tipo “Vabbè, è stata una bravata, nulla di grave, una cosa fatta per divertirsi un po’ in queste calde giornate estive!”. Mi fermo nuovamente, pensando alla mia infanzia come quella di chissà quante persone della mia età. “Come ti ho fatto così ti disfo!” … E partiva la ramanzina e/o il ceffone. Chi appartiene come me alla generazione ormai “vintage”, ricorderà bene queste parole dette dalla propria madre alla nostra ennesima marachella o a qualcosa di sbagliato che avevamo fatto. Si chiamava Educazione, un qualcosa che oggi non vedo quasi più. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio come si suol dire, ma mi sembra che oggi i genitori abbiano quasi timore nello sgridare il proprio figlio a scopo educativo. Sempre pronti a dire “Vabbè, non l’ha fatto apposta“, oppure nessuna ramanzina per un cattivo voto a scuola o mancato studio. Educazione si chiamava, un qualcosa che ci sta sfuggendo di mano, e ne soffrirà tantissimo un giorno questa nuova generazione.

A proposito, voi per caso sapete dove si è nascosta l’educazione? O dobbiamo chiamare “Chi l’ha Visto” ?