di Sara Di Somma
Chiaiano – Il fondo rustico “Amato Lamberti”, bene confiscato al clan Simeoli nel 2001 ed attualmente gestito dalla cooperativa (R)esistenza è stato meta di molti giovani del territorio dell’VIII municipalità e dell’Italia tutta che, questa estate, hanno trascorso intensi pomeriggi di lavoro nel pescheto della legalità. Un simbolo di lotta alla camorra, di riqualificazione, di riappropriazione di territori sottratti al malaffare che, ieri, ha subito un duro colpo.
Qualcuno, sicuramente “del mestiere”, ha sfondato i cancelli della proprietà ed è penetrato all’interno arraffando i beni più preziosi per gli agricoltori della cooperativa: dal tagliaerba al trattore, gli attrezzi sono spariti nel giro di mezz’ora. Un furto che amareggia e preoccupa perchè, fanno sapere dal fondo “Lamberti”, i danni ammontano a circa 50mila euro e la cooperativa non è in grado di sostenere una tale spesa per riacquistare il materiale necessario a lavorare il terreno.
“Abbiamo dimostrato che ci si può riappropriare dei beni che la camorra ci ha tolto negli anni per finanziare faide e traffici di droga – ha affermato Ciro Corona, responsabile di (R)esistenza – che si può fare qualcosa di buono anche nel feudo di clan storici della Campania. Quello che è successo oggi ci mette in ginocchio ma non ci sconfigge, non ci può abbattere”. Alla dichiarazione ha fatto seguito una richiesta di aiuto: “Chiunque voglia contribuire al riacquisto del trattore e delle attrezzature può farlo con una donazione. Il nostro appello va a tutti coloro i quali in questi mesi ci hanno aiutato, sono venuti a conoscerci, hanno condiviso con noi le esperienze fatte in questi mesi. Ma va anche alle istituzioni, al mondo che si fregia del titolo di “antimafia”, al mondo dell’imprenditoria sana: ognuno faccia la sua parte, come noi abbiamo fatto la nostra in questi mesi” .
Purtroppo non è la prima volta che nei territori dell’VIII municipalità accadono episodi simili: molte realtà del terzo settore e del volontariato sono state colpite ed hanno dovuto lottare per rialzarsi. E’ toccato al Centro Territoriale Mammut che si occupa di minori a rischio e, solo un paio di mesi fa, la stessa sorte del fondo “Lamberti” l’ha subita il Circolo Legambiente “La Gru” che, dopo aver lavorato per anni alla riqualificazione degli spazi verdi a Scampia, si è visto sottrarre tutti gli attrezzi da lavoro custoditi al “Giardino delle Farfalle” del Teatro Area Nord di Piscinola.
Anche l’Assessore ai Giovani Alessandra Clemente ha espresso la sua indignazione per quanto accaduto al fondo rustico “Lamberti”: “sono passati esattamente 4 mesi da quando i giovani cooperanti del Fondo Rustico A. Lamberti di Chiaiano trovarono le fosse scavate nel bene confiscato Selva Lacadona – si legge in una nota diffusa dal comune di Napoli – Quattro mesi in cui quelle buche sono state con vigore riempite di un nuovo terreno civile di impegno. Ma oggi siamo qui a commentare un altro atto intimidatorio. Si tenta di vanificare gli sforzi di chi quotidianamente e a testa alta si adopera per restituire il bene alla colletività. Per consentire ai cittadini tutti di godere dei frutti di una terra maltrattata dal potere criminale, ancora vivo e attivo nella zona di Chiaiano. Non possiamo restare indifferenti all’appello lanciato stamane dalla Cooperativa (R)esistenza, come cittadina e come Assessore farò tutto quanto in mio potere per tutelare chi vive e lavora su quelle terre e per ribadire ancora una volta da che parte stare”.
14 ottobre 2013