Un incontro breve, un abbraccio, poche parole, nessuna lacrima. Questa la cronaca dell’incontro tra Chiara, la ragazza segregata in un appartamento al Vomero per otto anni, e sua madre, Rosa Sgargia, la sua insospettabile carceriera.
Un incontro autorizzato dal magistrato che segue le indagini, Mario Canale, che ha permesso alla donna di incontrare la figlia alla presenza del personale ospedaliero. Un incontro che Chiara ha accettato e voluto sostenere, forse un primo passo verso il perdono della madre che per otto anni l’ha tenuta rinchiusa in una stanza senza acqua né luce, passandole cibo solo due volte a settimana, senza pulire mai e senza farle compagnia.
Oggi Chiara appare una donna diversa. Ha ricominciato a prendersi cura di se stessa, riesce ad alzarsi autonomamente dal letto e si sta lentamente riprendendo dal lungo incubo durato otto anni. L’incontro con la madre potrebbe essere interpretato come un ulteriore segnale di ripresa.