Napoli, 13 nov. (askanews) – Un gruppo criminale specializzato, con minacce e aggressioni, nell’imporre il pizzo giornaliero a transessuali che si prostituivano tra la stazione ferroviaria e viale Carlo III a Caserta, è stato scoperto e bloccato dai carabinieri che hanno condotto ai domiciliari quattro persone e notificato il divieto di dimora nel Casertano ad altri due indagati. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di minaccia, rapina, estorsione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Le indagini, coordinate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, sono state avviate il 17 settembre scorso dopo la denuncia di una transessuale che aveva denunciato di essere stata avvicinata, in strada, da un’auto con a bordo due uomini che, dopo averla minacciata con un rasoio, le avevano imposto il pagamento di 20 euro al giorno perché aveva deciso di prostituirsi in quella zona. Tutto era filato liscio fino a quando, la trans non era più riuscita a versare la somma richiesta, scatenando la reazione violenta dei due sfruttatori 31enni che iniziarono a minacciarla di morte fino a costringerla a fuggire per timore di essere aggredita.
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