L’ex società della famiglia Merloni (Indesit), acquistata lo scorso anno dal colosso americano, nonché tolta alla Borsa italiana, vedrà le sedi di Caserta e di None (Torino) chiudere. In totale le persone che sono a rischio, che potranno perdere il proprio posto di lavoro, sono oltre 1300. Intanto lunedì 20 aprile l’azienda ha invitato i rappresentanti dei lavoratori e le associazioni sindacali a un incontro di approfondimento, per discutere della chiusura dello stabilimento di Carinaro (CE) e del centro ricerca e sviluppo di None. Chiude Whirlpool di Caserta e i Sindacati chiedono l’intervento del Governo.
Tra le 1300 persone a rischio c’è anche Massimilano Salma, che come riporta il sito Ansa si dice preoccupato per il suo futuro: “Sono 22 anni che lavoro qui, ho due figli e se dovesse chiudere il sito non saprei come sopravvivere e dare loro un futuro”. E poi c’è Annamaria, all'”Indesit” dal 1977: “Sarebbe un vero dramma la chiusura dello stabilimento per il territorio casertano. Ho tanta paura di restare senza stipendio. Ho 55 anni e oltre 35 anni di contributi”.
Massimiliano Gugliemi, segretario della Fiom di Caserta, si è rivolto direttamente al Premier Matteo Renzi: “Invito il primo ministro, che domani sarà a Pompei, a venire a Carinaro a conoscere i lavoratori che stanno per essere mandati a casa”. Mentre Antonello Accurso, della Uilm, afferma che “deve essere la politica a prendersi le sue responsabilità. Chi vuole governare questa Regione deve chiedere un progetto serio al Governo e alla Whirlpool che non possono pensare al Sud solo come un luogo di ammortizzatori sociali. Altrimenti la criminalità organizzata non sarà sconfitta mai”.
Chiude Whirlpool di Caserta e non resta in silenzio nemmeno il segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Le dichiarazioni del gruppo Whirlpool sull’occupazione sono gravissime, e anche per la totale distanza delle dichiarazioni del governo al momento dell’acquisizione di Indesit, e ho visto che anche il ministro per lo Sviluppo economico ha reagito pesantemente”.
L’ad Whirpool per l’Italia, Davide Castiglioni, è stato chiaro: “Nessuno verrà lasciato solo e ci sarà piena disponibilità al confronto su come minimizzare l’impatto. Ma tale piano resta il migliore che possiamo mettere in campo. Abbiamo guardato tutti i piani possibili: è il migliore per garantire continuità e sostenibilità in una strategia di lungo termine. La chiusura di Carinaro è la più dolorosa del piano”.
This post was published on %s = human-readable time difference
A seguito di lavori di efficientamento della rete idrica cittadina saranno eseguiti lavori non rinviabili…
Taglio del nastro per il Centro d' ascolto dedicato alle donne in difficoltà nei locali…
Riparte oggi a Napoli, nella sala Assoli, in vico Lungo Teatro Nuovo, "Il sabato della…
Figura anche un Fiat Doblò confiscato alla criminalità organizzata tra i beni che la Guardia…
Sono state pubblicate le graduatorie per 4 dei 5 profili del concorso indetto dalla Commissione Ripam per…
Il 15 e 16 novembre la città di Giugliano (Na) sorride alla cultura per tutti…