Una folla di giornalisti ha partecipato alla conferenza stampa indetta dal sindaco Luigi De Magistris che si è tenuta stamattina presso la sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Il sindaco ha annunciato il lutto cittadino per la morte del giovane Ciro Esposito, deceduto questa mattina in seguito al ferimento durante gli scontri dell’Olimpico nel pre-partita della finale di Coppa Italia.
Foto – Il tweet di De Magistris
I funerali si terranno a Scampia: ancora incerta la data
Ancora non è sicura la data delle esequie che sono in via di organizzazione. La salma è a disposizione della magistratura per l’autopsia e potrà tornare a Napoli solo alla fine degli accertamenti di rito. La camera ardente sarà allestita presso l’auditorium di Scampia, il funerale si terrà in piazza Grandi Eventi e sarà di rito evangelico. Prevista una grande affluenza di cittadini e autorità locali e nazionali.
No alla violenza: questo il messaggio lanciato dal Sindaco e dall’amministrazione comunale
Il messaggio che lancia il sindaco, insieme ai familiari di Ciro è di non abbandonarsi alla violenza e ai facili propositi di vendetta. La morte di Ciro deve servire come monito a tutte le persone che usano questo sport non come aggregazione ma come mezzo per farsi la guerra. Il calcio è un gioco e deve continuare ad esserlo, tollerare la morte di un ragazzo che aveva la sola colpa di essere andato a seguire la sua squadra del cuore nel 2014 non è più possibile.
De Magistris: il Comune si costituirà parte civile nel processo per omicidio
De Magistris ha annunciato che seguirà con attenzione l’iter investigativo e che il comune di Napoli sarà pronto a costituirsi parte civile quando le indagini faranno chiarezza su chi ha effettivamente ucciso Ciro Esposito. La posizione di Daniele De Santis, l’ultrà romanista che ha sparato, si è notevolmente aggravata ed è passata da tentato omicidio a omicidio volontario. “Il comune si costituirà parte civile” ha dichiarato de Magistris. “Napoli non ha abbandonato e non abbandonerà mai i suoi figli. E’ necessario dire basta alla violenza, a questi delinquenti e al binomio calcio-violenza. Non bisogna limitarsi solo a scoprire chi ha sparato, è doveroso a questo punto andare fino in fondo e scoprire cosa c’è dietro”.
Chi è il vero responsabile della morte di Ciro?
Nell’occhio del ciclone finisce inevitabilmente il Prefetto di Roma, garante dell’ordine pubblico nella fatale giornata del 3 maggio. Ciro sarebbe intervenuto in difesa di un pulman carico di donne e bambini preso d’assalto da un gruppo di ultras romanisti, bisognerà capire come mai polizia e carabinieri hanno permesso una cosa simile e dove sono le responsabilità. “Non sappiamo se l’ordine pubblico sia stato garantito” ha dichiarato de Magistris. “Ancora oggi, a distanza di 53 giorni ci sono interrogativi sulla vicenda. Questo silenzio comincia ad essere veramente assordante per la città di Napoli. La magistratura dovrà fare il suo corso, ma da parte del governo 53 giorni sono veramente tanti per stabilire se ci sono state delle mancanze nella gestione dell’ordine pubblico e nell’organizzazione dell’evento”.