Il carro funebre attraversa viale della Resistenza fendendo due ali di folla. Ciro torna a casa sua, a Scampia, nella sua Napoli, accolto da centinaia di persone accorse a dargli l’ultimo saluto. Torna da eroe, eroe quotidiano che ha perso la vita dopo una lunga battaglia. Un travaglio durato 50 giorni, iniziato quel 3 maggio maledetto, quando Ciro fu raggiunto da un colpo di pistola esploso dal tifoso romanista Daniele De Santis mentre cercava di calmare gli animi, intervenendo in difesa di un pullman di tifosi pieno di donne e bambini, e conclusasi l’altro ieri, il 24 giugno, quando il suo cuore ha cessato di battere a causa di un’infezione provocata dai frammenti del proiettile che gli ha trapassato le costole.
Notte di veglia per Ciro. A dargli l’ultimo saluto anche Luigi De Magistris
Un lungo applauso ha accolto il feretro, arrivato nell’Auditorium di Scampia intorno alle 18.45, e resterà nella camera ardente, aperta tutta la notte, fino a domani pomeriggio alle 16,30, quando si celebreranno i funerali. Al momento all’interno sono stati fatti entrare solo i familiari, i parenti e gli amici di Ciro. Presente il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Si attende anche l’arrivo di numerosi tifosi per l’ultimo saluto al giovane.
Dolore e rabbia per una tragedia difficile da dimenticare
La sofferenza, la rabbia, l’affetto per un fratello scomparso così tragicamente sono palpabili negli sguardi, nei volti sconvolti, nelle lacrime di molti presenti. In tanti hanno portato fiori, cartelli e striscioni per attutire il dolore, mitigare l’atmosfera di tristezza di questo giorno. Oggi per Scampia e per l’intera Napoli è un giorno di lutto, lutto per un episodio scabroso, una brutta pagina del calcio e della storia italiana che sarà difficile dimenticare.