Città di Castello, uccide la moglie a fucilate e poi si suicida

Poliziotto di 41 anni spara alla moglie 40enne con un fucile a pompa e poi fa fuoco contro se stesso, a Città di Castello

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Città di Castello, uccide la moglie a fucilate e poi si suicida

L’ennesimo, purtroppo, caso di omicidio-suicidio è avvenuto nella scorsa notte a Uppiano di Città di Castello (Perugia). Dopo la morte, risalente a poco più di un mese fa, della giovane Giustina Copertino, questa volta è toccato a un poliziotto premere il grilletto prima contro sua moglie e poi contro se stesso.

 

A scoprire l’omicidio-suicidio a Città di Castello, il socio della donna

A dare l’allarme il socio della donna, che, passando di fronte all’abitazione intorno alle 20 ha notato le luci del garage accese. Pensando a un furto, ha scavalcato la recinzione per controllare trovandosi invece di fronte i due cadaveri. L’uomo ha subito chiamato il 113.

 

L’arma del delitto un fucile a pompa. Incredulità a Città di Castello

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, Yuri Nardi, agente di Polizia di 41 anni, avrebbe sparato prima alla moglie, Laura Arcaleni, 40enne che gestiva una comunità per il recupero di minori, con un fucile a pompa di grosso calibro regolarmente detenuto, poi avrebbe fatto fuoco su se stesso, togliendosi la vita. La coppia non aveva figli.

“Quanto successo è un fatto doloroso che rattrista noi come polizia di Stato e l’intera comunità di Città di Castello”. A dirlo è il questore di Perugia Carmelo Gugliotta.