Basta luoghi comuni. Napoli non sarà una delle città in cui si vive meglio (l’anno scorso era ultima nella classifica de Il Sole 24 ore sulla vivibilità delle città italiane) in assoluto, ma di certo non è nemmeno una delle più pericolose. A dirlo è una classifica elaborata sempre da Il Sole 24 ore, sulla base dei dati resi noti dal Ministero dell’Interno e relativi all’anno 2013.
La città più pericolosa d’Italia non è Napoli ma Milano
In Italia, nel solo anno 2013, sono stati denunciati 2,9 milioni di reati: il 2,6% in più rispetto all’anno 2012. Il primato per i reati denunciati spetta proprio al capoluogo lombardo: con 8mila 300 reati per una media di 100mila abitanti, Milano si conquista il triste titolo di città più pericolosa d’Italia, occupando il primo posto nella classifica che vede al 5° posto Roma, con 6mila 400 reati denunciati per 100mila abitanti, e, solo al 41° posto, Napoli, la capitale del Mezzogiorno, terza città più grande d’Italia, con 4 mila 300 reati denunciati ogni 100 mila abitanti.
Napoli resta in cima per i reati di rapina
In assoluto è Roma la città d’Italia in cui, durante il 2013, sono state fatte più denunce per reati: 276mila contro le 265mila di Milano. Un dato che però va considerato alla luce del fatto che Roma ha il doppio degli abitanti di Milano. Resta invece napoletano il triste primato delle denunce per rapina: le rapine denunciate a Napoli sono 270 ogni 100mila abitanti, 8415 in totale, più di Roma e anche di Milano, dove in ogni caso nel 2013 si è registrato un aumento sia delle rapine che dei borseggi (più 4% rispetto al 2012).
Il Sud è meno pericoloso del Nord
Un dato positivo: l’aumento, parallelamente a quello dei reati denunciati, anche del numero delle persone arrestate. Ma le sorprese non finiscono qui: smentiti quanti considerano il Sud più pericoloso del Nord. Il secondo posto sul podio dei reati infatti spetta a Rimini, cittadina centro della movida romagnola che “colleziona” 8mila reati ogni 100 mila abitanti. Tutte al Sud le province meno pericolose: sono un’altra provincia campana, Benevento, Matera, Oristano e Enna, tutte sotto i 2 mila 500 reati ogni 100 mila abitanti, con una media nazionale che si attesta intorno ai 4 mila 700 reati.
Resta in ogni caso da fare una precisazione, che arriva proprio dal ministero dell’Interno: rovesciando la lettura di questi dati, si potrebbe anche affermare che un aumento delle denunce non corrisponda di fatto a un aumento dei reati, ma semplicemente a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini,che scelgono di denunciare le ingiustizie subite.