Soldi! Soldi!Soldi! A qualcuno tra poco gli fischieranno le orecchie tanta sarà l’emozione per l’incasso di un assegno non poco generoso, per non parlare poi delle opportunità commerciali dell’indotto prima e dopo la costruzione del nuovo Science Centre di Città della Scienza. Ecco pubblicato il progetto della nuova colata di cemento che ricoprirà Bagnoli, a diffondere la notizia è Andrea Tomasi, presidente della Fondazione Inarcassa.
Qualcuno diventa ricco con una colata di cemento
“Il nuovo Science Centre di Città della Scienza sarà arretrato di 25 metri rispetto alla struttura distrutta dalle fiamme il 4 marzo del 2013, allontanandosi ulteriormente dalla linea di costa come chiesto dal Comune; potrà raggiungere mediamente gli 11,5 metri di altezza, recuperando così parte della riduzione della superficie coperta prevista, che si attesterà in totale sui 68.000 metri cubi; e soprattutto sarà figlio di un concorso internazionale di progettazione realmente aperto ai giovani e articolato in due fasi in due fasi, un percorso che garantirà al vincitore un assegno da 65.000 euro, l’incarico automatico di redigere il piano esecutivo. Lavoro che, per la cronaca, vale 991.720 euro di parcella“.Come recita il sito della Fondazione degli architetti, degli ingegneri liberi professionisti “La Fondazione IDIS – Città della Scienza ha indetto, con il supporto e il sostegno della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti INARCASSA, una procedura aperta per un concorso di progettazione in due fasi con preselezione per la ricostruzione dello Science Centre di Città della Scienza. Importo complessivo spettante al vincitore per le progettazioni preliminare e definitiva: 991.720,00 euro.
L’affidamento della progettazione esecutiva è subordinata all’approvazione della fase precedente ma il compenso è già predeterminato in 807.820,00 euro. Presentazione degli elaborati relativi alla prima fase: entro le ore 13:00 del giorno 20/01/2015. La procedura di concorso avverrà nel rispetto dell’art. 109, comma 1, del D.Lgs. 163/2006 e smi. Il bando di gara è stato inviato alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea e alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Al concorso potranno partecipare sia gli architetti e gli ingegneri italiani che svolgono attività libero professionale nei modi consentiti dalla legge, che gli architetti e gli ingegneri che hanno residenza in uno stato membro dell’Unione Europea e sono abilitati all’esercizio della professione secondo le regole in vigore nei relativi Paesi di appartenenza.
Il Concorso si svolgerà in due fasi: una prima ove i concorrenti, attraverso elaborazioni schematiche, evidenzieranno l’idea progettuale; una seconda, da effettuarsi tra i progetti meritori selezionati nella prima fase ove ai concorrenti verrà richiesta la stesura di un progetto preliminare. Tra questi verrà selezionato il progetto vincitore.
Il Disciplinare integrale del Concorso e gli allegati tecnici e amministrativi potranno essere visionati, gratuitamente, sul sito della Fondazione Architetti e Ingegneri iscritti INARCASSA accedendo al seguente link:
http://fondazionearching.it/site/ricostruzione-del-science-centre/
Gli architetti confonderanno l’architettare con il costruire
Nessun polmone verde per Bagnoli, nessuna spiaggia libera e pubblica, ma un’altra pacchianeria di cemento con la quale uno tra tanti archistar farà sfoggio del suo ombelico senza dimostrare il proprio talento, più interessato al proprio ego che alle esigenze, alle aspettative, alle progettualità di Bagnoli e della cittadinanza partenopea.