Cittadini in fuga dalla Campania: il Mezzogiorno perde 65mila residenti

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Nel 2018 il Mezzogiorno ha perso 65mila residenti, il 58% dei quali solo in Campania e in Sicilia. Sono i numeri dello spopolamento del Meridione fotografati dall’Istat.

Nel 2018 il Mezzogiorno ha perso 65mila residenti, il 58% dei quali solo in Campania e in Sicilia. Sono i numeri dello spopolamento del Meridione fotografati dall’Istat che oggi ha diffuso gli indicatori demografici riferiti allo scorso anno. La Campania, in particolare, ha perso 19mila cittadini, con il numero di migranti in ingresso nella Regione che non riesce a compensare il numero di persone che si trasferiscono in altre Regioni d’Italia. La Campania è seconda solo alla Sicilia, che nel 2018 ha perso 25mila abitanti. I campani tendono a emigrare verso il Nord o il centro ma sono restii a andare all’estero: la regione è penultima, dietro solo alla Puglia, per il tasso di emigrazioni verso l’estero (1,6 per mille residenti a fronte degli 1,8 della Puglia).

 

La Campania perde più residenti di Molise e Basilicata

Campania

In termini assoluti, invece, la Campania perde più residenti anche di Molise e Basilicata, indicate dall’Istat come le Regioni “caratterizzate dal più visibile processo di spopolamento“. Il Sud, infatti, è meno attrattivo del Nord: ha un tasso di immigrazione dall’estero del 4,3 per mille, rispetto al 6 per mille del Settentrione. I dati sulla demografia riflettono la situazione dell’intero Mezzogiorno d’Italia, ad eccezione della natalità che al Sud è più contenuta, in particolare in Molise (con 1,13 figli per donna) e in Basilicata (1,16). La Campania, però, resta all’ultimo posto tra le Regioni d’Italia per la speranza di vita alla nascita. Per i maschi è di 79,2 anni, mentre nella provincia di Trento, al primo posto, è di 82, e di 83,7 anni per le femmine, quasi tre anni in meno della provincia di Bolzano (86 anni).