Le condanne sono arrivate ieri nel pomeriggio, nell’aula 717 del Palazzo di Giustizia. In totale il giudice ha emanato 11 condanne nei confronti del clan dei tatuati del clan De Micco, che con il nickname Bodo sulla pelle, hanno seminato il terrore tra le strade di Ponticelli. Cinque invece sono state le assoluzioni, tra cui quella di Luigi De Micco, mente finanziaria del clan, oggi tornato in libertà.
Clan dei tatuati: 12 anni a Salvatore De Micco
La pena più severa è stata inflitta a Salvatore De Micco, accusato di essere al vertice del clan dei tatuati. Altro elemento di spicco, considerato anche lui al vertice del clan, è Marco De Micco, condannato a 8 anni. A seguire Gennaro Volpicelli, Omar Marino, Giuseppe Quagliariello e Ferdinando Viscovo dovranno scontare sei anni e otto mesi, mentre Vincenzo Scarpato, Roberto Boccardi, Enea De Luca e Antonio Nocerino ne sconteranno sei di anni in carcere. Infine, quattro anni al solo Domenico Esposito. Sono tutti accusati a diverso titolo di associazione a delinquere di stampo camorristico e spaccio di droga.
Per Luigi De Micco, da più di un collaboratore di giustizia indicato come colui che si occupava della gestione delle scommesse online e l’intera contabilità del clan, nessuna condanna, assolto perché il fatto non sussiste, e dunque scarcerato. Con la stessa formula scarcerato anche Luigi Sodano, accusato di essere fittizio intestatario di attività di De Micco. Gli altri assolti sono Ciro Cirelli, Maurizio Murrutzu e Fabio Riccardi, tutti accusati di presunti contatti con esponenti dell’organizzazione camorristica.