Nell’Aula bunker Ticino 1 un altro processo che farà clamore, un altro duro colpo alla camorra, dopo quello inferto da Iovine, boss dei Casalesi, con il suo pentimento. Il giorno della sentenza è arrivato, la sentenza che in primo grado stabilirà la sorte di oltre cento imputati. Un vero e proprio esercito, quello messo su dal boss latitante Marco Di Lauro, erede di Paolo Di Lauro, soprannominato «milionario», visto che aveva fatto sorgere un impero sui traffici di droga di cui era il sovrano.
I capi di imputazione vanno dall’associazione di stampo camorristico al traffico di stupefacenti. Ma le accuse che gravano su di loro sono molteplici, sono, infatti, chiamati a rispondere, anche di un tentato omicidio e altri fatti sanguinari che hanno sconvolto il territorio da loro presidiato.