Un Clementino inaspettato si racconta per l’uscita di Black Pulcinella, il nuovo album che arriva a tre anni dall’ultimo lavoro
“Ho avuto un passato turbolento, ma ora a 40 anni ho fatto pace con me stesso e sono contento di aver raggiunto una certa consapevolezza anche grazie al rap. Mi conoscono tutti per la mia allegria, per la mia estroversione, ma dietro la maschera del sorriso si nascondono cicatrici e sofferenza. E un lato oscuro con cui ho imparato a fare i conti.
Il red carpet su cui cammino oggi è rosso del mio sangue”. E’ un Clementino inaspettato quello che si racconta per l’uscita di Black Pulcinella (il 29 aprile per Epic Records/Sony Music), il nuovo album ricco di collaborazioni che arriva a tre anni dall’ultimo lavoro e recupera con forza il sound napoletano.
“Forse è un lavoro che va oltre quello che si aspetta la gente – racconta ancora Clementino -. Ma come diceva Tony Servillo nei panni di Gep Gambardella ne La Grande Bellezza ‘non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare'”. E allora basta strizzare l’occhio al pop per cercare di piacere a tutti: “Io so fare le rime, e quelle voglio fare. Il rap nudo e crudo, non sono la copia di nessun altro”.
LEGGI ANCHE: Gigi D’Alessio, dopo il sold out il cantante raddoppia a Piazza Plebiscito
Per questo ha voluto scegliere Pulcinella come suo alter ego di questo disco. “E’ la figura che meglio di tutti racconta cos’è Napoli, nel bene e nel male”.
Il rapper è impegnato su più fronti, non disdegnando la tv (è stato in particolare giudice di The Voice Senior ed è ora impegnato con Made in Sud su Rai2) e il cinema (“entro l’estate usciranno tre film ai quali ho partecipato”).
“A parte lo schiaffo agli Oscar, mi sento un po’ come Will Smith – dice Clementino tra il serio e il faceto -. Dal rap alla tv al cinema. Avrei bisogno di giornate di 48 ore per seguire tutti i progetti che ho. Intanto mi concentro sul disco e sul prossimo tour”.