Comitati Indipendentisti in piazza per chiedere il cambio della toponomastica, la protesta sotto palazzo San Giacomo

I manifestanti hanno sfidato il caldo torrido per diverse ore chiedendo al sindaco de Magistris di cambiare i nomi di piazze e strade dedicate ai protagonisti del risorgimento

0
1445

Decine di manifestanti sono scesi in piazza stamattina per protestare contro l’amministrazione de Magistris rea, secondo loro, di non avere sufficiente amore per la storia della città. I manifestanti, riuniti sotto diverse sigle, hanno chiesto a gran voce l’intervento del primo cittadino per cambiare i nomi di piazze e strade intitolate a Garibaldi, a Vittorio Emanuele e ai protagonisti del risorgimento italiano.

Sono attivi da anni in città diversi gruppi revisionisti che stanno facendo tutto quanto in loro potere per chiedere che i libri di storia vengano riscritti. E’ unanimemente riconosciuto dalla storiografia, infatti, che quella avvenuta nel 1860 è stata una vera e propria aggressione contro uno stato sovrano. Ad oggi, però, ancora poco si è fatto, specie a Napoli, per gettare luce su quella che è stata la storia di uno dei Regni all’epoca tra i più ricchi e industrializzati d’Europa.

Tanti i giovani scesi in piazza, simbolo evidente che le nuove generazioni sono vicine a questo tipo di revisionismo storico e rivendicano fortemente la riscoperta delle proprie radici storico-culturali. Tra i manifestanti anche il rapper identitario Federico “Dueffe” Tueff, da sempre vicino alla problematica e autore di testi inneggianti il revisionismo a favore del Regno delle Due Sicilie.

«Siamo qui oggi – dichiara Ciro Borrelli di Nazione Napolitana Indipendente – perché non vogliamo più che le nostre strade e le nostre piazze vengano intitolate a personaggi che hanno fatto il male della nostra terra. Dopo più di 150 anni è il momento di scoprire chi erano veramente le persone che sono venute qui a “liberarci”. Questa – continua Borrelli – è una battaglia lunga e faticosa, ma noi siamo sicuri di essere dalla parte del giusto e la porteremo avanti in tutte le sedi».