Completato il restauro della statua del Corpo di Napoli

A circa un anno dal ritrovamento di una delle sfingi trafugate negli anni ’50, è stato completato il restauro della statua del Nilo. Una folla numerosissima ha assistito alla cerimonia di inaugurazione tra festeggiamenti e applausi scroscianti

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Napoli ritorna ad appropriarsi di uno dei suoi simboli. A circa un anno dall’annuncio del ritrovamento della testa della sfinge il Comitato per il Restauro della Statua del Corpo di Napoli ha mantenuto la promessa di “mettere la testa a posto” entro il Natale 2014. Una ricollocazione resa possibile – come spiegano gli stessi organizzatori e i curatori dell’importante restauro – grazie soprattutto al contributo spontaneo dei cittadini. Sono stati oltre 2.200 i semplici cittadini che hanno finanziato l’opera mediante l’acquisto di una cartolina a un prezzo simbolico.

Soddisfazione e commozione tra i tantissimi napoletani presenti all’inaugurazione

La soddisfazione espressa dai cittadini è stata, naturalmente, condivisa dalle autorità che hanno tenuto a battesimo la cerimonia. Erano presenti, tra gli altri, l’avvocato Carmine Masucci, presidente del Comitato Restauro della Statua del Corpo di Napoli, il capitano Carmine Elefante, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, l’Assessore alla Cultura del comune di Napoli Nino Daniele e il noto giornalista Luigi Necco. La giornata è cominciata con la conferenza stampa che si è tenuta alle 10.30, ha seguito l’inaugurazione della statua alle 11.30 e ha concluso i festeggiamenti la fanfara del X reggimento Carabinieri “Campania” che si è esibita a piazza San Domenico Maggiore alle 12.30.

Il comitato: “niente capitali privati, dobbiamo ringraziare la generosità del popolo napoletano”

“Grazie alla generosità dei cittadini – afferma Carmine Masucci – possiamo finalmente affermare di aver “messo la testa a posto”. Questo restauro – continua – è un piccolo trionfo della cittadinanza di Napoli. La statua ha una forte simbologia, è stato nel corso dei secoli un simbolo importante e ritornerà ad essere, grazie ai napoletani, un elemento portante della città. Napoli – conclude Masucci – per storia e posizione geografica è sempre stata la culla della civiltà e dell’accoglienza a tutti i popoli del Mediterraneo, con questa giornata abbiamo voluto rimarcare il ruolo centrale che Napoli può giocare, per il futuro, nell’assetto geopolitico europeo”.