La Lega trascina il centrodestra mentre il Movimento Cinque stelle subisce una frenata. Il centrosinstra perde alcune città importanti come Catania ma conquista Brescia e va al ballottaggio in diversi grossi comuni del centro. E’ l’esito, quando sono ancora in corso gli scrutini, della tornata elettorale amministrativa in oltre 700 comuni e che ha chiamato al voto oltre 6,5 milioni di cittadini italiani. “E’ una Lega che cresce dappertutto”, commenta il governatore del Veneto Luca Zaia.
“Ogni volta che ci sono delle elezioni amministrative i media raccontano sempre la solita solfa, che siamo in affanno, che rispetto alle politiche è andata male e che quindi siamo prossimi alla scomparsa. E’ una lettura che si è sempre rivelata falsa – scrive su Facebook Luigi Di Maio – e che si rivelerà tale anche questa volta. Ringrazio tutti i candidati e attivisti che grazie al loro impegno hanno ottenuto questi importanti risultati e hanno dimostrato che Davide continua a vincere contro Golia”.
Bassa l’affluenza alle urne del 62% circa. Alle precedenti elezioni omologhe la percentuale era stata del 67,24%.
A Brescia si registra l’affermazione di Emiliano DelBono del centrosinistra che va oltre il 53% contro il 38% di Paola Vilardi, candidata del centrodestra.
Ad Ancona Valeria Mancianelli del centrosinistra è avanti con il 47% sul Stefano Tombolini del centrodestra col 28%.
A Vicenza Francesco Rucco della Lega tenta il colpaccio al primo turno. E’ avanti di poco sopra il 50% mentre Otello Dalla Rosa del centrosinistra è al 45% e anche a Treviso il centrodestra vola verso la vottoria trascinato dalla Lega con Mario Conte al 54,3% mentre Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra è al 38%.
Ad Imperia si registra il ritorno di Claudio Scajola. L’ex ministro, nella sua Imperia, di cui è già stato sindaco per due mandati, è risultato il più votato, staccando nettamente l’altro candidato del centrodestra, l’architetto Luca Lanteri, sostenuto dal ‘Modello Toti’, quello schieramento ampio che tiene insieme Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Area popolare che governa in Regione, a Genova, La Spezia e Savona. A Imperia, con lo spoglio ancora in corso (37 sezioni su 44), il risultato del voto dice Scajola al 35,33%, Lanteri 28,80%. Sarà ballottaggio.
A Terni si profila una sfida tra il candidato della Lega e della coalizione di centro-destra, Leonardo Latini, e quello del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, nell’eventuale ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco di Terni. Escluso il Pd che aveva guidato la città negli ultimi anni. Quando lo scrutinio non è ancora concluso, Latini sta ottenendo il 49,23% mentre De Luca è al 24,82.
Ballottaggi nelle città del centro. A Massa si profila una sfida tra Alessandro Volpi (centrosinistra) e Francesco Persiani (centrodestra) A Pisa ballottaggio tra il centrodestra (a guida Lega) e il centrosinistra con i candidati Michele Conti e Andrea Serfogli entrambi intorno al 32%, stessa storia anche a Siena con Bruno Valentini del centrosinistra al 27% e Luigi De Mossi del centrodestra al 24%.
Per la prima volta da quando è stato introdotto questo sistema elettorale, sarà il ballottaggio a scegliere in sindaco di Imola che, sempre per la prima volta, sarà una donna. Negli ultimi 25 anni, infatti, il centrosinistra era sempre riuscito a portare il proprio candidato sindaco sopra la soglia della metà più uno dei votanti. Stavolta invece Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si è fermata al 42%. Il 24 giugno se la vedrà con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle, che ha preso il 29,2%. Si è invece fermato al 23,1% Giuseppe Palazzolo, sostenuto dal centrodestra i cui voti saranno però, a questo punto, determinanti.
Nell’isola di Pantelleria dopo lo scrutinio di 5 sezioni su 7 per le comunali appare certa l’elezione del candidato sindaco del M5s Vincenzo Campo col 33,88%. Il candidato di Forza Italia, Santoro Genova, si è fermato al 30%.
Male i pentastellati nei due municipi romani chiamati al voto. Entrambi erano tornati al voto ieri dopo la caduta delle precedenti amministrazioni a maggioranza 5 Stelle. In testa nelle preferenze dei cittadini i due candidati civici del centrosinistra, che alle ultime primarie di coalizione avevano sconfitto il Pd.
Casapound verso il ballottaggio ad Anagni. Sarà con ogni probabilità un derby a destra il secondo turno delle amministrative nella città di oltre 20 mila abitanti in provincia di Frosinone. In testa, quando le sezioni scrutinate sono 10 su 17, c’è Daniele Natalia, sostenuto dalla coalizione ‘classica’ del centrodestra (Fi, Lega, FdI più varie civiche), per ora poco sotto il 40%; ma saldamente avviato verso il ballottaggio c’è Daniele Tasca, ora al 21%, il candidato della ‘tartaruga’ sostenuto anche da altre quattro liste civiche. Fuori partita Fernando Fioramonti del M5s e Sandra Tagliaboschi (Pd e altri).
L’effetto traino del governo Conte non aiuta, a Velletri, il candidato del M5s Paolo Trenta, fratello di Elisabetta, neoministro della Difesa. L’aspirante sindaco pentastellato, quando le sezioni scrutinate sono oltre la metà, è ben lontano anche dall’andare al ballottaggio per la guida della città dei Castelli Romani (supera di poco l’11%). Al secondo turno se la vedranno Orlando Pocci, alla guida di una coalizione di centrosinistra ‘allargata’ (con LeU e i civici), in testa sopra il 35%, e Giorgio Greci (FdI, Lega e altri), circa 6 punti sotto. A Velletri è in corsa anche un altro candidato di centrodestra, sostenuto da Forza Italia: Alessandro Priori (quasi all’11%); buona l’affermazione di Paolo Felci di Casapound, che al momento è al 9,20%. (ANSA).
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