La gara per la rimozione dell’amianto era stata affidata lo scorso inverno alla ditta Atr, ma tra i suoi cosi, come rivelato dal Corriere del Mezzogiorno, c’era un condannato in Corte di Appello per traffico illecito di rifiuti, con l’aggravante del disastro ambientale. Il Comune di Napoli ha dunque annullata la gara e ora si attende il bando per una nuova designazione. Nell’attesa sono iniziate le opere di messa in sicurezza del micidiale materiale delle strade cittadine, ad opera della società Segenia.
Il socio incriminato è Giovanni Pellini. Possiede il quinto delle quote della società Atr ed ‘era stato condannato a fine gennaio 2015 in Corte di Appello a sette anni di reclusione (si attende ora il verdetto della Cassazione), perché ritenuto dai giudici, insieme ai suoi fratelli Cuono e Salvatore, il terminale di un traffico illecito di rifiuti pericolosi provenienti dal Veneto, Palazzo San Giacomo fece un primo passo indietro e non stipulò il contratto’, riporta il Corriere del Mezzogiorno.
Vicesindaco Comune di Napoli lancia appello ai napoletani
Del Giudice, vicesindaco di Napoli: “Se notate qualcuno che lascia amianto in strada, memorizzate il numero di targa e segnalatemelo scrivendo a vicesindaco@napoli.it. E’ una battaglia campale. Ad oggi, in città, abbiamo trenta siti dove va rimosso questo materiale. Un pericolo per noi tutti ed un costo per l’amministrazione. Da parte nostra, per intensificare i controlli abbiamo fornito di 12 nuove motociclette i vigili che svolgono compiti di polizia ambientale. Se eseguite lavori che prevedono la rimozione dell’amianto, affidatevi a ditte serie e certificate, informatevi su dove lo porteranno e chiedete di prendere visione della documentazione”.