Una sentenza impone al Comune di Napoli il pagamento di più di 80 milioni per i suoli di Bagnoli acquisiti nel 2000
“Il Comune, per una serie di questioni che derivano da un passato non recente, non solo non ha la disponibilità dei suoli, ma addirittura dovrebbe pagare 100 milioni per suoli che non sono più suoi. Una situazione che denota che come è stata gestita tutta questa questione negli ultimi 20 anni: non credo sia stata fatta in modo ottimale e non nell’interesse della città”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi commenta la sentenza che impone al Comune di Napoli il pagamento di quasi 100 milioni per i suoli di Bagnoli acquisiti nel 2000.
Il tribunale di Napoli, con una sentenza del 1 marzo scorso ha dato ragione a Fintecna, azienda di Stato, condannando il Comune a pagare per l’acquisto di due milioni di metri quadrati di suoli nell’area di Bagnoli e mai pagati del tutto.
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“Noi ci opporremo in appello a questa sentenza, – evidenzia l’ex ministro – ma è chiaro che è anche un problema politico che va gestito a livello nazionale. Alla fine pagano sempre i cittadini napoletani. Perciò credo che tutte queste azioni debbano essere improntate a una chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini. Il tema dei contenziosi è molto complesso, ma questa è una questione su cui il Comune si farà sentire perché io non posso accettare che siano i cittadini napoletani a pagare dei soldi per terreni che non sono loro. Sono stati vittime in un certo senso di gestioni che non hanno portato a nessun risultato”.
“Ci sono contenziosi che si trascinano da decenni tra parti dello Stato, quindi non parliamo di privati. Non c’è ancora una chiarezza sui programmi di bonifica che ora stiamo definendo in maniera più chiara e valida. Io penso che quello di Bagnoli sia uno di quei temi su cui, purtroppo, spesso ci siamo scontrati nella nostra realtà: tante parole, polemiche ideologiche, poi nessuno affronta nel merito le questioni” conclude Manfredi.