Con la nuova stagione di riforme, la questione dell’equo compenso non resti nel dimenticatoio

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Con la nuova stagione di riforme, la questione dell'equo compenso non resti nel dimenticatoio

Meritocrazia Italia auspica sensibilità da parte del nuovo governo e torna a chiedere che la questione dell’equo compenso venga riportata in agenda politica.

Nei mesi scorsi si è persa l’occasione di risolvere la questione dell’equo compenso, con la mancata approvazione del disegno di legge (AS2419) appunto su «Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali».

Oggi il problema sembra caduto nel dimenticatoio.

Meritocrazia Italia auspica sensibilità da parte del nuovo governo e torna a chiedere che la questione dell’equo compenso venga riportata in agenda politica, non solo perché si tratta dell’equità della remunerazione rispetto a comportamenti elusivi di clienti forti o della pubblica amministrazione, ma soprattutto perché restituire dignità e competenza alla libera professione significa farsi carico della tutela dei diritti di tutti i cittadini ed evitare quella recessione economica paventata soprattutto dai più giovani.

 

Stop war.

 

 

Meritocrazia Italia

Il Presidente Walter Mauriello