Con un inno al futuro Procida si congeda da Capitale della Cultura

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Con un inno al futuro Procida si congeda da Capitale della Cultura

Sarà un “inno al futuro”, domenica 15 gennaio, il commiato di Procida all’anno della Cultura che l’ha vista Capitale.

Una ‘figura pensante’ alta 12 metri, istallazioni luminose, jazz, bici e volontari: sarà un “inno al futuro”, domenica 15 gennaio, il commiato di Procida all’anno della Cultura che l’ha vista Capitale. A partire dalle 17 è in programma l’evento conclusivo di Procida 2022: una manifestazione open air e accessibile a tutti, in diretta streaming su cultura.regione.campania.it e sui profili ufficiali di Procida 2022.

A caratterizzare la cerimonia di chiusura ci sarà una versione contemporanea del “Pensatore” di Rodin, una gigantesca figura luminosa alta appunto 12 metri eretta a Marina Grande. L’installazione è un’opera dell’artista australiana Amanda Parer: insieme a “Man”, Procida mostrerà anche “Fantastic Planet (Over)”, un’opera luminosa ispirata all’omonimo film ceco-francese di fantascienza, “con giganteschi umanoidi atterrati da lontano”.

Con le due installazioni l’intero perimetro della Marina si tingerà di rosa, il colore che ha attraversato l’anno di Procida, mentre alle 17 inizierà un eco-spettacolo sul Palco a Pedali, ideato dalla band Têtes de Bois, in piazza Marina Grande: le luci ed i microfoni saranno alimentati dal pubblico che pedalerà su speciali biciclette collegate ad una dinamo. Insieme ai Têtes de Bois, si alterneranno grandi artisti della scena jazz. L’anno da Capitale si chiude con grandi numeri: 44 progetti culturali di cui 34 originali, sviluppati su 300 giorni di programmazione declinati in workshop aperti al pubblico, eventi di restituzione finale, concerti, happening, opening di mostre, per un totale di 150 eventi con la partecipazione di oltre 350 artisti provenienti da 45 differenti Paesi del mondo.

“Nel nostro anno da Capitale italiana della Cultura – sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino – abbiamo contribuito a modificare il paradigma di un Paese, l’Italia, che inizia a puntare non solo sulle grandi città d’arte, da sempre attrattori di flussi turistici, ma anche sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, diffuso nei piccoli borghi”. Mercoledì 18 gennaio è in programma, al Palazzo Reale di Napoli, il passaggio del testimone da Procida a Bergamo e Brescia, Capitali italiane della Cultura 2023.