Nessun arrivo eclatante quest’anno, eppure il ritiro di Dimaro ha saputo offrire tanti spunti di riflessione sulle condizioni del Napoli, sulle sue ambizioni, sul suo presidente, sullo stato d’animo (e di forma) dei calciatori. La conferenza di saluto di mister Benitez il luogo in cui riassumerli.
Il saluto del Mister
“Mi è piaciuta l’organizzazione, avere i tifosi accanto, credo che il ritiro sia il momento adatto per lavorare su certi aspetti. Ho visto Gargano, Vargas, Koulibaly e Michu che hanno fatto bene, per me il bilancio del ritiro è molto positivo.
“Casi” Callejon e Behrami
“Ho parlato con Dzemaili, ieri c’erano 4 centrocampisti, non aveva senso metterne di più. C’era Petkovic che voleva parlare con gli svizzeri…nessun problema. L’altro giorno ho detto a Behrami e Duvan che potevano andare dentro se volevano, saltando un determinato esercizio, Valon ha scelto di andare. Lo stesso con Callejon: ho detto che se era stanco poteva andare, figurarsi se ho problemi con un giocatore che ho portato qua, un bravo ragazzo come lui, non ho alcun problema. La realtà è che qualche squadra ha fatto un’offerta, noi l’abbiamo rifiutata e si monta un caso.”
“Il Napoli vicino a….”
“Il mercato è troppo lungo: abbiamo tanti nomi, solo il 10% di questi è vero. Intanto io lavoro con la squadra che ho qua, la rosa è più competitiva: abbiamo i giocatori che abbiamo perso l’anno scorso per infortunio, (Hamsik, Zuniga, Maggio) nonché i nuovi acquisti. La rosa è forte per competere e dopo se arriva qualcuno vediamo.”
Sui nuovi arrivi
“Michu ha giocato come centrocampista, seconda punta, prima punta: gli manca un po’ la conoscenza dei compagni, del gioco che vogliamo fare, ma sono sicuro che ce la farà perché è molto intelligente. Devo dire che Koulibaly mi ha sorpreso: non conosce la lingua ma è molto attento, ascolta, ogni volta che sbaglia prova a migliorare. Deve parlare di più, qualche errore che fa è dovuto alla brevità della conoscenza reciproca.”
Per cominciare bene
“Il calendario mi piace? Prima o poi bisogna affrontare tutti. Mi piace vincere per 1-0 ma di più 4-0 credo che la nostra squadra deve attaccare: non significa però essere kamikaze, dobbiamo trovare più equilibrio. Hamsik l’ho visto molto bene, si faceva vedere ed è molto importante: anche ieri con una squadra che tirava meno ha saputo dare un contributo,ha capito che deve fare un passo in avanti. Higuain credo sia predisposto a lavorare, parla di arrivare il 2 anziché il 4, mi sembra un buon segnale. Ai tifosi dico che siamo carichi, lavoriamo per una partita alla volta, siamo forti quando siamo convinti di essere forti.”