Scusate il ritardo: Rafa Benitez torna a Castel Volturno dalle vacanze come Ettore sul campo campo di battaglia dopo il saluto ai suoi cari. Il volto è come sempre rilassato, ma la determinazione è la stessa di chi si appresta ad una sfida ai limiti dell’impossibile: lo scalpo di Achille è lo scudetto, non è vietato sperarci, pronunciare il suo nome..ma da qui a raggiungerlo, è un’impresa da eroi.
“Ho saputo che qualcuno era un po’ sorpreso, ma quando hai organizzazione, uno staff che lavora, una vacanza prestabilita, una famiglia lontana e vivi a Castel Volturno, qualche volta vince la famiglia. Parlo con il mio staff tutto il giorno, tutti i giorni, quando arriva il momento di esserci ci sono sempre. Incontro con De Laurentiis? Credo di avere un buon rapporto con il presidente, è un uomo del cinema che nel calcio sta facendo un buonissimo lavoro, abbiamo parlato della squadra, della supercoppa, abbiamo programmato il futuro. Questa settimana lui va negli Stati Uniti, quando torna vediamo, nel frattempo darò il 110%. In ogni caso lavoro con Bigon per il futuro.”
Chiede coesione Rafa Benitez: “dobbiamo stare tutti insieme, la nostra forza devono essere i tifosi. Non abbiamo paura di pronunciare la parola scudetto. Sappiamo che qualche società è più forte di noi, ma noi dobbiamo viaggiare tutti nella stessa direzione. L’obbiettivo è creare una struttura, una società forte, la qualificazione in Champions aiuta, è una delle cose che fanno parte del progetto non è l’unica. i tifosi campani sono intelligenti, i giornalisti quasi tutti: un giornalista che lavora a Torino fa un titolo contro il Napoli, fa il suo mestiere, ma qui il tifoso è attento, quindi il giornalista a Napoli deve pensare un po’ prima, ma se siamo tutti uniti abbiamo un 20% in più. Il Napoli è la bandiera della città e noi dobbiamo portare questa bandiera tutti insieme.”
“Difficoltà contro le piccole?” Rafa Benitez spera nella varietà delle soluzioni: “questi giocatori che sono arrivati quest’anno hanno qualità diverse, abbiamo giocatori per fare la fase difensiva e offensiva. Gargano e David Lopez possono aiutare nella fase difensiva, De Guzman con la sua velocità e fantasia nella fase offensiva, Michu è bravo di testa, se vogliamo cambiare gioco è una possibilità. Marek? Ho pensato di farlo giocare terzino sinistro così arriva da dietro, scherzo. Quando il Napoli attacca viene attaccato da cinque pedine avversarie. Ha fatto benissimo al fianco di Cavani perchè il Napoli giocava di ripartenza. Il Napoli è diventato più offensivo. Hamsik non trova spazi, per questo va in difficoltà. Non c’è spazio”.
This post was published on Set 13, 2014 13:36
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