E’ stata conferita oggi al parroco del Rione Sanità don Antonio Loffredo la laurea magistrale honoris causa in Architettura dall’Università Federico II di Napoli, un riconoscimento che l’uomo di Chiesa ha così commentato:
«Sento questo come un momento in cui facciamo sintesi con i ragazzi del Rione Sanità con la facoltà di Architettura della Federico II è stata la prima, la sua visione di memoria e di creatività, che ci ha aiutato nel processo di sviluppo. Oggi é un momento di coronamento di questa amicizia iniziata anni fa».
«Al Rione Sanità abbiamo assistito a una cosa straordinaria: la trasformazione dei luoghi a cui si è accompagnata la trasformazione della società», è stato invece il commento di Gaetano Manfredi, rettore dell’Università di Napoli Federico II, che aggiunge:
«Una trasformazione sociale. La giornata di oggi è una testimonianza per esaltare il lavoro fatto. Dimostriamo che a Napoli si possono fare cose straordinarie che sono in grado oggi di interpretare la complessità del mondo moderno. E’ stato forte l’impegno di diversi Dipartimenti federiciani a cominciare da Architettura che ha partecipato alla creazione di un progetto dal basso che vuole riutilizzare gli spazi del quartiere e dare nuove opportunità anche di lavoro».
Le motivazioni
“Don Antonio ha fatto un lavoro di progressiva riappropriazione degli spazi da parte delle persone che in questo modo hanno sentito rinsaldare il senso di appartenenza al Quartiere, le ragioni della propria identità”.
Lo ha detto Michelangelo Russo, direttore del Dipartimento di Architettura della Università di Napoli Federico II. “Ha fatto un’azione straordinaria – ha affermato – supportata anche dai nostri docenti, dai nostri studenti”.
“Questo è un esempio straordinario di progettazione della città – ha aggiunto – mirata non solo a benessere e condizioni di maggiore vivibilità, ma anche di sviluppo della comunità”.
“Conferiamo un’altissima onorificenza – ha sottolineato – a un sacerdote che ha un progetto che mette al centro l’uomo, la sua dimensione spirituale e individuale, ma soprattutto quella collettiva che si esprime e trova il suo spazio nelle strutture della città”. Per Mario Losasso, docente di Tecnologia dell’Architettura della Federico II, che ha tenuto la laudatio academica, “insieme Diarc e padre Antonio Loffredo, siamo riusciti a lavorare sull’immateriale e sul materiale”. Restauro e riqualificazione della Catacombe di San Gennaro, attività arredo urbano, recupero di spazi pubblici, giusto per citarne alcuni. “Si è trattato di un lavoro su pratiche urbane e progettazioni architettoniche – ha conlcuso – per questo la motivazione alla base della laurea magistrale ad honorem è pienamente fondata”.