Il primo consiglio comunale che ha in qualche modo “ufficializzato” la sospensione di Luigi De Magistris dalla sua carica di sindaco di Napoli si è svolto questa mattina. E Luigi De Magistris non ha potuto prendervi parte.
A fare le sue veci il vice sindaco, ora sindaco facente funzione, Tommaso Sodano, che però a quanto pare, non si sa se in segno di rispetto nei confronti di De Magistris o per scaramanzia, non ha occupato la poltrona “sindacale” ma ha preferito scegliere una linea bassa, e tenersi defilato, sedendosi alla destra dello scranno rimasto vuoto di Luigi De Magistris. A rilevare la cosa Andrea Santoro, consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, che ha diffuso la curiosa notizia attraverso un tweet.
Anche Santoro si chiede se la scelta di Sodano sia da considerarsi un atto di lealtà nei confronti di colui che viene ancora considerato il “vero” sindaco, oppure un semplice gesto scaramantico, per evitare di fare la stessa fine di De Magistris o, al contrario, per scongiurare il rischio che De Magistris non torni. Rischio poco probabile però secondo Sodano, che si sarebbe detto certo di un prossimo ritorno del sindaco.
Intanto, con la sospensione del sindaco, la Giunta Comunale di Napoli si prepara a vivere tempi burrascosi: l’incalzante pressione del Pd, che cerca di sfruttare la crisi politica a suo vantaggio, unita alle forze centripete della destra, rischia di affossare definitivamente quel che resta della maggioranza del fu De Magistris.
Basti pensare che, all’inizio dei lavori di Consiglio, in aula erano presenti solo 34 consiglieri su 48. Ce la farà Sodano a mandare avanti la Giunta senza De Magistris? La risposta potrebbe arrivare molto presto, già domani: il 22 ottobre infatti è il giorno previsto per l’udienza del ricorso della sospensione presentato da Luigi De Magistris al Tar. Se il ricorso venisse accolto, De Magistris cesserebbe di essere sospeso e verrebbe reintegrato. In caso contrario, gli scenari politici partenopei potrebbero cambiare radicalmente (ne abbiamo parlato in questo articolo) e c’è chi non esclude che De Magistris possa scegliere le dimissioni per evitare il peggio e prepararsi sin da ora a elezioni anticipate, facendo sfociare la sua attività di sindaco di strada in una campagna elettorale “on the road”.
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