Nel Complesso di Santa Maria la Nova si è riunita per la prima volta la Provincia di Napoli disciolta e il nuovo Consiglio della Città metropolitana di Napoli presieduto dal ritornato sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Stamane non è però seguito un corteo di sostegno e di solidarietà ai nuovi eletti e all’inaugurazione della nuova istituzione amministrativa, ma le proteste degli esasperati lavoratori dei consorzi di bacino di Napoli e Caserta, addetti alla raccolta dei rifiuti, che non si sono limitati a ridicolizzare i consiglieri.
Le squadre dei Carabinieri e della Polizia di Stato, in tenuta antisommossa, hanno circoscritto l’area e si sono limitati a qualche spintone.
Per quanto riguarda il luccicante consesso dei consiglieri si rimane praticamente in stallo, schiavi di una parità nei seggi tra le forze di Centrodestra e di Centrosinistra e di una totale assenza di schieramenti e alleanze egemoniche. A capo del Consiglio Luigi De Magistris rimane da solo, a capo di una lista civica che non ha avuto seguito ne tra i democratici, figurarsi nelle forze alfaniane e berlusconiane.
Con un’enfasi spropositata e, molto probabilmente, fuori luogo, in un clima di tensione e nervosismo, il primo cittadino “tuona” in aula dicendo: “non faccio parte della maggioranza sono un consigliere metropolitano e insieme dobbiamo scrivere una pagina storica”.
C’è chi si chiede dove sta la Storia in questo, dove è andata a finire; ormai quest’ultima è stata fustigata e scacciata di aula in aula, troppo oscena e indigente per i gusti di tutti, per non parlare poi delle strade, ormai ridotte a cortei di pettegole e pacifisti.