Continua la battaglia degli avvocati di Napoli contro chiusura tribunali. Caia: “Attendiamo rinvio legge” (VIDEO)

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di Giuliana Gugliotti

I tribunali sono a rischio chiusura. La legge Severino, promossa durante il governo Monti e nell’ottica spending review, sta per essere operativizzata dal ministro Cancellieri. Oltre 300 uffici giudiziari, tra tribunali minori e sedi distaccate, rischiano di scomparire, e soprattutto rischiano di lasciare, con la loro scomparsa, la geografia giudiziaria nel caos.

O almeno, questo è quanto ritiene l’ordine degli avvocati di Napoli, che da sempre lotta contro l’attuazione di questa legge. In primo luogo, spiega il presidente dell’ordine Francesco Caia, “perché non ci sarebbe nessun risparmio”, e in secondo luogo perché chiudere i tribunali non comporterebbe affatto un miglioramento dal punto di vista funzionale nell’efficienza della giustizia.

Allora perché insistere?

È quello che si domanda l’ordine, che lo scorso giovedì ha partecipato ad una manifestazione di dissenso a Roma. Accorsi anche numerosi sindaci di cittadine in cui i tribunali rischiano di scomparire. “Aspettiamo ancora che qualcuno, a livello governativo, ci dica dove c’è il risparmio e dove il miglioramento, e soprattutto quanto costa questa riforma” afferma Caia.

A giugno sarà discusso il ricorso inoltrato dall’ordine al Tar Campania. “Da un punto di vista politico l’ordine degli avvocati di Napoli continua la sua interlocuzione con il Parlamento sperando al più presto in un rinvio della legge, che serva a modificare in alcune parti d’Italia la geografia giudiziaria”. Una riforma che in ogni caso resta necessaria, spiega Caia, “per evitare il dilagare della criminalità da un lato, e l’eccesso di spesa dall’altro”.