Categories: Cronaca

Contrabbando di sigarette: Campania la regione più colpita

Nel 2015 l’Italia è stata tra le prime cinque nazioni nella Ue a 28 Paesi oltre a Norvegia e Svizzera, in merito al contrabbando di sigarette (C&C), con 4,6 miliardi di sigarette illegali che rappresentano il 5,8% del consumo totale. Il nostro Paese sale addirittura al secondo posto se si prende in esame il solo consumo di prodotti contraffatti. È quanto emerso durante il convegno ‘Il contrabbando di sigarette: un fenomeno globale e fonte di finanziamento della criminalità organizzata‘, organizzato da Philip Morris Italia a Napoli.

Si tratta di un fenomeno stabile, rispetto all’anno precedente, ma che rimane sempre allarmante: se il volume totale di sigarette contraffatte o contrabbandate consumato in Italia fosse stato acquistato legalmente all’interno del Paese, sarebbero stati raccolti ulteriori introiti fiscali pari a circa 822 milioni di euro.

 

Contrabbando di sigarette, Campania: percentuale di prodotti illeciti pari al 37%

La città del convegno non è stata scelta a caso: la Campania anche nel 2015 si è confermata come regione più colpita dal fenomeno in Italia, con una percentuale di prodotti illeciti pari al 37%.

Riguardo i prodotti contraffatti, la situazione è ancora più grave se si considera la forte crescita del fenomeno nell’ultimo anno. Questi prodotti hanno più che raddoppiato la loro incidenza in Italia, passando dal 7,1% al 16,5 % del consumo totale di prodotti illeciti.

Sul fronte, invece, dei prodotti contrabbandati, a livello europeo, l’Italia risulta essere il terzo Paese per volumi di illicit whites, sigarette prodotte legalmente in altri Paesi ma introdotte illegalmente sul nostro mercato, con un consumo di questi prodotti che ha rappresentato la metà dei consumi di sigarette illecite in Italia.

Un ulteriore campanello d’allarme, è emerso durante il convegno, è rappresentato dal consolidamento delle fonti principali dei flussi di sigarette illegali in entrata. I flussi provenienti da Bielorussia e Ucraina hanno infatti registrato un incremento del 193%, divenendo le principali fonti di provenienza di illicit whites.

This post was published on Ott 25, 2016 11:01

Gabriella Monaco

Laureata in 'Lettere Moderne', appassionata di Scrittura e Arte in ogni loro forma. Con il cuore diviso per il 33% a Napoli, il 33% in Sicilia, il 33% in Francia... L'altro 1% prima o poi dovrò decidermi a cercarlo...

Recent Posts

Il Bonus da 1300 euro mette tutti d’accordo: boccata d’ossigeno per le famiglie prima dell’estate

Nel 2025, il Governo italiano ha finalmente introdotto un nuovo bonus economico che può arrivare…

27 minuti ago

Napoli, dispositivo circolazione per la Tappa del Giro d’Italia

Istituzione di un particolare dispositivo di circolazione in occasione della tappa del Giro d'Italia che…

4 ore ago

Se tuo figlio ha questo pupazzo nella stanza sei ricco e non lo sai: puoi già scegliere la tua nuova moto, vendilo in pochi attimi

Negli ultimi anni, il mondo del collezionismo ha vissuto un'impennata senza precedenti grazie ai celebri…

4 ore ago

Calcio, Abodi: “Napoli candidatura autorevole per Euro 2032”

"Per raggiungere l'obiettivo di Euro 2032 dovranno concorrere in tanti. Abbiamo tre realtà che hanno…

4 ore ago

Napoli alla Biennale di Venezia con la Vela Celeste di Scampia

Dimostrare come una periferia marginale possa trasformarsi in un laboratorio di rigenerazione sociale e urbana,…

5 ore ago

Cortile d’Onore Palazzo Reale Napoli, da venerdì 23 maggio torna in scena “Masaniello”

Dopo il successo che rivoluzionò il panorama teatrale italiano, (ri)torna in scena uno degli spettacoli…

5 ore ago