CON BOSSI I NAPOLETANI A LEZIONE D’IPOCRISIA
di DANIELA PICCIRILLO
Oggi leggiamo che il provvedimento per lo smaltimento rifiuti in Campania è stato approvato, ma… la Lega sbarra la strada ai rifiuti nelle “proprie regioni”.
A parte il fatto che sta passando il pericoloso concetto che ci siano regioni di proprietà di qualche partito, come se non fossero italiane tutte, ma l’indignazione di noi napoletani di fronte a questa notizia è smisurata.
Il tanto “onorevole” Bossi, che sputava su Roma “ ladrona ” ma non sullo stipendio da parlamentare e da ministro di questo Paese, ha fatto dichiarazioni affatto onorevoli sulla questione dei rifiuti in Campania, bofonchiando che “ i napoletani non hanno imparato la lezione ”. La “ lezione ”, i napoletani, l’hanno imparata eccome, ma non è quella che pensa lui.
La Campania, pur non essendo a vocazione industriale, vanta il nefasto primato di essere la regione italiana in cui si muore di più di tumori. Le nostre cave di tufo, realizzate dai nostri fondatori greci nell’VI secolo a.C. per trarre materiale da costruzione, sono diventati sversatoi abusivi di materiali nocivi provenienti da AZIENDE DEL NORD, che hanno trovato comodo e vantaggioso fare affari con la camorra per smaltire sommariamente i LORO rifiuti nella NOSTRA regione.
Il processo attualmente in corso per identificare i responsabili del disastro ambientale di Contrada Pisani, che tanti morti (anche giovani e giovanissimi) tra gli abitanti della zona sta mietendo, ha identificato fusti e contenitori abbandonati nei pressi di aree protette dal WWF, di proprietà di industrie settentrionali.
La provenienza dei rifiuti e dai vari comuni del Torinese (Chivasso, Robassomero, Orbassano), San Giuliano Milanese e Opera (Milano), Cuzzago di Premosello (Milano), Riva di Parabbiago (Milano), Pianoro (Bologna), Parona (Pavia), Milano, Venezia, Brescia, Bergamo e tante altre. La FER.OL.MET spa impianto di depurazione di San Giuliano Milanese ha sversato 21 tonnellate di fanghi, 552 tonnellate di fanghi di verniciatura. Altre 22 tonnellate di morchie di verniciatura, resine e fanghi arrivano dalla provincia di Padova.
La Sicaf di Premosello (Novara) ha sversato 16 tonnellate di scarti di colante acrilico e 50 tonnellate di morchie di verniciatura. Il Centro Stoccaggio di Robassomero (Torino) 79 tonnellate di rifiuti speciali industriali e 13 tonnellate di polveri di amianto bricchettate. Le Fonderie Riva di Parabbiago, Milano ha “depositato” 1.106 tonnellate di scorie e ceneri di alluminio. Ma la peggiore sembra essere l’ACNA (azienda coloranti nazionali e affini) di Cengio (TORINO) che fu chiusa per rischio socio-ambientale nel 1999. La fabbrica produceva veleni, sostanze venefiche delle più pericolose: diossine; ammine (composti organici derivanti dall’ammoniaca e contenenti azoto, ndr); composti dello zolfo, del cianuro. I fanghi sono stati trasferiti in Campania, a bordo di camion e su navi fatte affondare. “A Pianura sono arrivate almeno 800 mila tonnellate dei rifiuti di Cengio, azienda per noi emblematica del disastro ambientale causato dal Piemonte” così come dichiarato da Nicola de Ruggiero, ex assessore all’ambiente della Regione Piemonte.
Questo vale non soltanto per Contrada Pisani ma per tutte le discariche presenti sul territorio campano, riempite dai rifiuti provenienti dal nord ed ormai sature in modo tale da non poter essere ulteriormente utilizzate per far fronte alle necessità odierne.
Gli abitanti del quartiere di Pianura, dove ha sede questa bomba ecologica e sanitaria che è la discarica, stanno morendo in silenzio, tra l’indifferenza del governo centrale e, finora, locale. In un solo condominio ci sono sette malati di tumori, quasi ogni famiglia ha almeno un malato di cancro, i ginecologi denunciano un numero abnorme di aborti spontanei nei primi tre mesi, neonati con gravi patologie ascrivibili a zone industriali, ventenni che si ammalano e muoiono nel giro di un anno. L’elenco è lungo, ma manca ancora un registro dei tumori che consenta un censimento serio di questa piaga. Il risultato è scioccante: numerosi i casi di linfoma di Hodgkin (accertati più di 60) tra gli abitanti di Pianura. La gravissima forma tumorale, secondo i primi dati forniti dal consulente della procura, un epidemiologo di Brescia, potrebbe essere riconducibile alle sostanze tossiche sversate negli anni nella discarica.
Quando Roberto Saviano, l’anno scorso da Fazio ha nominato le aziende del nord che hanno fatto affari in questo modo, già il processo era in corso da tempo. L’associazione ambientalista “Oceanus” intanto rispediva alle mittenti industrie del nord barattolini contenenti il terreno velenoso della discarica di Pianura.
A questo proposito, invitiamo il neo sindaco De Magistris a prendere visione del dossier su Contrada Pisani, che gli fu consegnato un anno fa dall’Oceanus, durante l’incontro tenutosi a Napoli con la commissione europea sull’emergenza rifiuti.
Dunque, all’onorevole Umberto Bossi, dalle dichiarazioni e dai veti così poco “ onorevoli ”, diciamo che una vera onestà intellettuale prevederebbe, per il ministro baluardo del federalismo, una proposta di federalismo della “ monnezza ” inasprendo le sanzioni ed i controlli per le industrie che smaltiscono illegalmente fuori dalle proprie regioni.
Noi napoletani, dunque, diciamo che la lezione l’abbiamo appresa bene, e non da oggi. Una lezione che ci insegna che anche il NORD, ricco ed emancipato, lucra e fa affari con le mafie – e quindi deve la sua ricchezza anche a questo – tranne poi girarsi dall’altra parte e turarsi il naso quando il discarico (e le discariche) s‘intasa e tutto sale a galla.
Una lezione di ipocrisia, di ingenerosità civile e politica, di mistificazione della realtà.
Di seguito alcuni articoli e le fonti delle notizie riportate sopra:
Processo Contrada Pisani | Udienza 2 Novembre 2010
Nella terra di Gomorra | Current
Oceanus accompagna le telecamere di La7
La discarica di Contrada pisani deve rientrare nelle aree e da bonificare
Contrada Pisani (Pianura) Niente bonifica la gente continua a morire
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