L’Italia è il Paese europeo che paga il più alto prezzo a causa della contraffazione: oltre 7 miliardi di euro l’anno per mancate vendite e circa 64mila posti di lavoro bruciati. Sono i dati dell’European Union Intellettuale property office, al centro del convegno “Il vero e il falso, scenari e proposte per combattere la contraffazione“, oggi a Napoli, promosso dall’Associazione Museo del vero e del falso.
I dati si riferiscono soprattutto a settori quali l’abbigliamento, i cosmetici, giocattoli. “Da Napoli – ha detto Ambrogio Prezioso, presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli – cerchiamo di porre un argine a questo fenomeno distorsivo perché il consumatore non sa quanto può essere pericoloso per esempio un giocattolo non a norma, piuttosto che un prodotto alimentare oppure nell’abbigliamento“. Secondo Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Confindustria Campania, “comprare un prodotti falso non è un buon affare, ma è favorire l’illegalità e la delinquenza“.
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