L’aumento dell’offerta del gioco inserito dal Governo nella Legge di Stabilità continua a far montare polemiche, da tutte le parti politiche. In particolare l’attacco è diretto verso l’incremento dell’introito statale grazie ai nuovi permessi per il gioco d’azzardo presente nel testo. Lo Stato bandirà, infatti, una gara per l’appalto di concessioni per 15 mila agenzie e 7 mila corner.
Duro anche Enrico Panini, assessore al Lavoro e Attività produttive del Comune di Napoli. “Tutto ciò è pretestuosamente giustificato da un potenziale introito per le casse dello Stato, che, tradotto in valori monetari, rappresenta una cifra risibile, di gran lunga inferiore alla spesa pubblica sostenuta per far fronte alle conseguenze sociali connesse alle ludopatie. Auspico che il Parlamento sappia recepire le istanze delle Istituzioni locali, che ogni giorno si confrontano direttamente con i problemi ed i disagi di persone e famiglie colpite dalle conseguenze della piaga del gioco d’azzardo patologico”.
“Chiediamo pertanto – ha proseguito l’assessore – l’introduzione del divieto di pubblicità dei giochi con vincita in denaro, con particolare riguardo all’obiettivo della tutela dei minori, che rappresentano una delle categorie più deboli e quindi più a rischio;
la progressiva riduzione dell’offerta del gioco; maggiori controlli per evitare che, nel gioco, proliferino settori della criminalità organizzata. Decine di Procure della Repubblica, negli ultimi anni, hanno effettuato indagini sui legami tra il gioco d’azzardo e la criminalità organizzata, evidenziando che il gioco, che costituisce, per quest’ultima, un’appetibile fonte di guadagno e un metodo legale per riciclare denaro sporco”.
Il Comune di Napoli, d’altronde, è impegnato a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Infatti, come ha sottolineato “si è dotato da tempo di una apposita delibera di Giunta che introduce restrizioni significative ed ora ha aderito alle iniziative promosse nell’ambito di “Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, nata nel 2012 su iniziativa di una pluralità di soggetti per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro Paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche”.
“Napoli – ha infine ricordato Panini – intende adotterà le seguenti scelte regolamentare e limitare gli orari di apertura e chiusura dei locali ove si pratica il gioco; individuare e mappare “luoghi sensibili” intorno ai quali vietare l’apertura di sale gioco o l’installazione di nuovi apparecchi slot”.
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