Cornucopia al ragù, pizza annurca e drink “Casertano” sono serviti da Zerottantuno Bella Napoli

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Cornucopia al ragù, pizza annurca e drink “Casertano” sono serviti da Zerottantuno Bella Napoli

In tavola pizza e fritti che uniscono le cucine di Napoli e Caserta

Storia e sapori, tradizione e aromi, nel nuovo menù-degustazione ideato dai pizzaioli Vincenzo ed Emanuele Balbi, che s’intitola “Napoli-Caserta”. Otto portate tra pizze e fritti, servite da Zerottantuno Bella Napoli, pizzeria del centro storico casertano, poco distante dalla Reggia, in cui le due cucine si uniscono. Enzo ed Emanuele, da quattro anni guidano in via San Carlo, questa innovativa pizzeria, nota per gli impasti con pochissimo lievito, affinché pizza e fritti risultino altamente digeribili. E il mix che ne viene fuori è quello di piatti dai sapori delicati da degustare con lentezza, come l’ambiente circostante richiede. In tavola: cornucopia croccante al ragù di nero casertano e conciato romano, da gustare con il drink “Casertano”, che strizza l’occhio al cocktail “Americano”, preparato con argilla madre di laboris, catrame snake oil, Perrier. “Pagnuttiello” napoletano mignon, con selezione di salumi di maiale bianco del Sannio e provolone del monaco; pizza “annurca” con mousse di guanciale, provola dei monti, mostarda di mele, chips di mela annurca e guanciale croccante. “carabiniera” secondo i Balbi, rivisitazione in chiave croccante, della classica pizza casertana, inventata Francesco Pagliaro, con ricotta di capra aromatizzata alla nduja, pomodorino confit, spianata calabra, caciocavallo cilentano, miele di melata, crumble di olive nere di Gaeta; “carrettiera” con base crunch, vellutata di friarielli, friarielli essiccati, salsiccia di nero casertano e provola dei monti, pizza marinara; come pre dessert una giocosa interpretazione della limonata “a cosce aperte” e per finire “pera e ricotta secondo Emanuele”. In abbinamento Argilla madre, Fiore Clastico di Laboris Catrame, Pallagrè bianco IGP Quercete. In sala Maria Grazia Di Maio, sommelier e compagna di Vincenzo, in cucina Sara Tessitore, compagna di Emanuele. Il risultato è una proposta che guarda al futuro pur conservando nella preparazione la tradizione gastronomica napoletana unita a quella casertana.