Le dichiarazioni dell’oncologo e ricercatore, Paolo Ascierto, in merito al protocollo terapeutico messo a punto insieme alla sua equipe al Pascale di Napoli che sta avendo ottimi risultati anche all’estero.
“Il Tocilizumab come tutti i farmaci che stanno in questo momento cercando di limitare la famosa tempesta citochinica sono importanti nel trattamento della complicanza del Covid-19. Il vaccino è ovviamente il presidio più importante, di sicuro non lo avremo prima di un anno, perché ci sono tutta una serie di step da fare“. Così l’oncologo e ricercatore, Paolo Ascierto, a News24 parlando del protocollo terapeutico messo a punto insieme alla sua equipe al Pascale di Napoli che sta avendo ottimi risultati anche all’estero.
Ma ribadisce che il punto di svolta sarà nel vaccino: “Ci sono 30 aziende – come detto dall’OMS – che stanno sperimentando vaccini. Alcune di queste già sull’uomo, per molte altre è necessario fare test su animali, verificare che gli anticorpi neutralizzino il virus e non facciano peggio, che non ci siano effetti collaterali. Ci sono infine 3 fasi di sperimentazioni sull`uomo che impiegano tempo“, ha detto.
L’impressione è che questa fase 2 sia stata presa troppo sottogamba. È vero che gli italiani si sono comportati più o meno bene finora, ma è giusto affidarsi al loro buonsenso, adesso, a pochi km dal traguardo? “In questo momento la fase 2 è dettata più da necessità di altra natura, come quella economica e non da reali possibilità di riapertura. I numeri stanno andando nella direzione giusta, ma non possiamo dire che il pericolo è scampato. Il virus circola ancora e riaprendo molte attività, il rischio di una seconda ondata è ancora molto elevato“.
Con la riapertura c’è un serio rischio al ritorno alla fase 1, ma l’economia deve pur ripartire. Quali sono le regole da rispettare necessariamente senza furbate che possono portarci ad un nuovo lockdown? “In questo momento le regole devono essere quelle del buon senso. Innanzitutto non c’è un rompete le righe: deve essere chiaro a tutti. Ci sono cose che devono ripartire per l’economia, ma se non abbiamo necessità di andare in giro, dobbiamo restare a casa. Laddove c’è necessità di uscire, bisogna considerare di avere sempre con sé la mascherina, deve diventare un presidio per noi costante. Il distanziamento fisico è un altro utile rimedio, lavarsi spesso le mani, usare disinfettanti, tutto ciò che abbiamo fatto finora. Se i numeri sono diminuiti è dovuto essenzialmente al lockdown“. Da un punto di vista scientifico sono tanti i farmaci sperimentati per attenuare i sintomi del virus, lei stesso ha individuato nel Tocilizumab una piccola speranza.
Ma quando si potrà pensare ad un vaccino per debellare definitivamente il virus? “Il Tocilizumab come tutti i farmaci che stanno in questo momento cercando di limitare la famosa tempesta citochinica sono importanti nel trattamento della complicanza del Covid-19. Il vaccino è ovviamente il presidio più importante, di sicuro non lo avremo prima di un anno, perché ci sono tutta una serie di step da fare. Ci sono 30 aziende – come detto dall’OMS – che stanno sperimentando vaccini. Alcune di queste già sull’uomo, per molte altre è necessario fare test su animali, verificare che gli anticorpi neutralizzino il virus e non facciano peggio, che non ci siano effetti collaterali. Ci sono infine 3 fasi di sperimentazioni sull’uomo che impiegano tempo“. Il dottore Paolo Ascierto conclude con un ulteriore appello: “Non c’è nessun rompete le righe. Il virus è ancora tra di noi, la possibilità di una seconda ondata è reale ed elevata. Se non avete necessità di andare in giro, restate a casa“.