“Il nostro paese sta passando la fase acuta dell’emergenza, oggi abbiamo superato 13.155 decessi, una ferita che ci addolora e che mai si potra’ sanate. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive disposte e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici. E’ la ragione per cui ho appena affermato il Dpcm che proroga l’attuale regime delle misure, cosi’ come sono state disposte, sino al 13 aprile”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, assicurando che “si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure fin qui adottate, ma non siamo ancora nella condizione di iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa. Ci rendiamo conto che chiediamo un ulteriore sforzo e sacrificio – ha proseguito il premier – ma se smettessimo di rispettare le regole e iniziassimo ad allentare le misure tutti gli sforzi sarebbero vani, si pagherebbe un prezzo altissimo. Per questo invito tutti a rispettare le misure, c’e’ una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole, abbiamo disposto delle sanzioni molto severe, l’abbiamo fatto perche’ non ci possiamo permettere che l’irresponsabilita’ di alcuni comporti un danno verso tutti”.
Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto come queste ulteriori due settimane di stop del Paese consentiranno di iniziare a valutare una prospettiva. “Se i dati dovessero consolidarsi e il consiglio degli esperti ce lo consentira’ inizieremo a programmare un allentamento delle misure, non vi posso dire pero’ il 14 aprile, questo non e’ certo. Vedendo quello che succedera’ in queste due settimane – ha assicurato – noi inizieremo a valutare la prospettiva della fase 2 e di adottare misure che portano all’allentamento, entreremo poi nella fase 3 che e’ l’uscita dall’emergenza, il ripristino dell’assoluta normalita’ delle nostre attivita’ lavorative e sociale. La fase 3 e’ la fase della ricostruzione e rilancio della nostra vita sociale ed economica”.
Conte ha poi spiegato che l’unica novita’ introdotta nel Dpcm riguarda le sedute di allenamento degli atleti: “Sospendiamo anche quelle onde evitare che le societa’ sportive possano pretendere l’esecuzione della prestazione anche nella forma di un allenamento”. Parlando poi della circolare del Viminale di ieri che ha autorizzato l’uscita dei bambini accompagnati dai genitori nei pressi dell’abitazione, Conte ha spiegato: “Noi non abbiamo autorizzato l’ora del passeggio con i bambini, in fase di interpretazione, abbiamo semplicemente detto che se ci sono dei bambini e minori quando un genitore va a fare la spesa si puo’ consentire l’accompagno. Questa non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive”.
In vista della prossima riunione dell’Eurogruppo prevista per il 7 aprile, il presidente del Consiglio ha chiarito la propria fermezza con i suoi omologhi europei sul tema del Fondo salva stati: “il Mes lo considero uno strumento inadeguato per far fronte a questa emergenza, uno strumento nato con vecchie regole. Noi attraversiamo uno choc di portata epocale, ho detto ai colleghi di non riproporlo con queste regole. Se verra’ snaturato, posto nell’ambito di un ampio pacchetto di ventagli e senza condizionalita’ preventive, puo’ essere uno strumento tra gli altri da elaborare”.
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