Gruppi di motorini in giro nei quartieri del centro di Napoli. Si incuneano tra i vicoli stretti. Si fermano e poi ripartono, a missione compiuta. Ma questa volta, non sono le ‘stese’ della camorra. Non sono i raid con spari all’impazzata che da qualche tempo seminano terrore tra i residenti. Un nuovo modo di affermare la propria prepotenza. Con il coronavirus ecco le stese della solidarietà.
Dall’associazione evangelica ‘Tabita onlus’ di Sant’Anna di Palazzo ai Quartieri Spagnoli, da alcuni giorni partono i motorini dei volontari dei quartieri storici per consegnare a domicilio spese con generi di prima necessità ai più bisognosi. Gli scooter attraversano le strade fino a poco tempo fa teatro di ‘stese’.
Mimmo Pazzi, presidente dell’associazione, spiega: “con l’aiuto del Signore e con la forza che ci dà la fede stiamo provvedendo a portare ristoro a decine di persone che non hanno di che mangiare. Ringraziamo noi chi ci dà la possibilità di fare questo gesto. Noi siamo le braccia e il cuore della gente. La forza è del Signore, con Gesù ce la faremo”, prima di partire, i volontari si riuniscono in preghiera di ringraziamento nella piccola sede di Vico Tiratoio e da lì che ormai da alcune settimane partono le ‘stese’ della solidarietà.
“La gente apprezza, c’è chi si commuove e c’è chi anche li ferma non per sé ma per indicare altri casi di gente che vive nei bassi nel dedalo dei vicoli dei Quartieri Spagnoli”, sottolinea Pazzi.
This post was published on Mar 30, 2020 15:46
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