Case vacanze, B&B e residenze turistiche, che si trovano nei pressi degli ospedali individuati per la cura del Covid-19, offerti gratuitamente a personale medico e paramedico per riposare dopo il turno di lavoro. E’ l’iniziativa messa in campo dall’associazione Abbac per contribuire a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Si parte dalla Campania, ma nelle prossime settimane si punta a coinvolgere anche i proprietari delle altre regioni italiane. “Molte strutture sono al momento vuote in seguito alle disdette o alle mancate prenotazioni – spiega all’AGI il presidente, Agostino Ingenito – e possono essere messe a disposizione di chi lavora in ospedale, soprattutto nei reparti di terapia intensiva e rianimazione“.
Nella selezione si stanno individuando appartamenti o camere che consentano di evitare contatti tra il proprietario e l’ospite, preferendo le strutture dotate di sistemi di domotica, per esempio il tastierino con codice che consente l’accesso senza il passaggio di chiavi. L’associazione ha gia’ acquistato il dominio ‘ospitalita’ solidale’, che a breve sara’ attivato, sta inviando a tutti i proprietari iscritti una mail con le procedure per mettere a disposizione l’alloggio (che deve essere sanificato) e, dopo la geolocalizzazione, verra’ inviato alle strutture ospedaliere un link dove si potranno scegliere le soluzioni piu’ congeniali.
“Funziona come un sistema di prenotazione classico – fa notare Ingenito – ma gli unici ospiti consentiti sono medici e paramedici. Anche in occasione del terremoto dell’Aquila avevamo proposto una soluzione ricettiva simile. Piuttosto che donare soldi, come stanno facendo in tanti, abbiamo pensato di dare un aiuto concreto e immediatamente utilizzabile“. Entro la fine della settimana dovrebbero essere gia’ disponibili i primi alloggi e, per garantire la massima sicurezza, al personale medico saranno fornite informazioni dettagliate su tutti gli aspetti. “E’ in corso una bella gara di solidarieta’ – rivela il presidente dell’associazione B&B, affittacamere e case vacanza – e Napoli come sempre sta giocando un ruolo importante“. L’iniziativa dell’Abbac assume ancora piu’ valore se si considera il pesante contraccolpo economico che il settore sta subendo.
“Il periodo di Pasqua e’ perso – ragiona Ingenito – il timore e’ che anche l’estate andra’ male, quindi sara’ un 2020 da dimenticare. Purtroppo ci sono famiglie che in questi anni hanno vissuto con questa sorta di reddito integrativo e che adesso sono in enorme difficolta’, senza la possibilita’ di accedere ad alcun ammortizzatore sociale“. Il presidente dell’Abbac si dice molto preoccupato e chiede a Governo e Regione di intervenire in tempi brevi per tutelare gli operatori di un settore che subisce immediatamente gli effetti del calo del turismo.
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