Strutture alberghiere e una casa privata per ospitare donne sole e con figli minori e persone LGBTQI vittime di violenza domestica durante l’emergenza Coronavirus
Sono 2 le strutture alberghiere e una casa privata, per un totale di 25 posti letto, che hanno risposto alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di NAPOLI per dare ospitalità gratuita a donne sole e con figli minori e persone LGBTQI vittime di violenza domestica durante l’emergenza Coronavirus. La manifestazione d’interesse era stata varata con delibera a firma del vicesindaco, Enrico Panini, e degli assessori Eleonora De Majo e Francesca Menna, rispettivamente, al Turismo e alla Salute, nei giorni scorsi e oggi la Giunta ha approvato la delibera che la rende operativa prevedendo che le risorse necessarie siano prelevate dal fondo di riserva.
”Anche questa volta abbiamo avuto conferma della grande generosità e sensibilità dei napoletani’‘- sottolinea l’assessore De Majo. “Stiamo lavorando notte e giorno con il Sindaco e la giunta tutta per contenere le conseguenze a cascata di questo dramma chiamato Covid-19, stiamo cercando di evitare che ci siano drammi nel dramma; quanto accaduto a Messina ci lascia sgomenti e persuasi che questa misura a ‘protezione’ di queste fragilità fosse più che mai necessaria. Continueremo a lavorare sodo anche nei prossimi giorni cercando di anticipare le esigenze della comunità in difficoltà e immaginando per tutti azioni mirate per la ripartenza’‘.
L’assessore Francesca Menna aggiunge: ”E’ un segnale culturale importante quello che abbiamo voluto dare. Per la prima volta verrà riconosciuta alle persone LGTB la possibilità di difesa uscendo dall’invisibilità. Così come fondamentale era dare una soluzione alle donne che trovano il coraggio di denunciare le violenze di cui sono vittime, forse ancor di più in questi terribili giorni di costrizione domestica forzata‘. Il Comune si fa carico delle spese di soggiorno con un forfait ”ai costi delle utenze delle strutture”.