Gli orribili scempi che stanno colpendo il napoletano in questo periodo non sembrano conoscere una fine. L’incubo di una possibile, anzi probabile, nuova faida camorristica per la conquista dei territori di spaccio, è sempre più reale e concreta. Ormai il numero dei corpi carbonizzati sembra non fermarsi; proprio ieri sera, nella notte, è stata trovata un’altra auto tra Boscoreale e Poggiomarino al cui interno è stato rinvenuto un altro corpo completamente bruciato. Si tratta di Francesco Fattoruso, 45 anni, precedenti per droga, originario di Scafati, ma residente a Torre Annunziata. Fattoruso, conosciuto meglio con il soprannome di “Spalluzzella” era noto in città per la sua intraprendenza e versatilità imprenditoriale: titolare di due sexy shop – uno a Scafati e l’altro a Pagani – da poco aveva aperto una agenzia automobilistica sempre a Scafati.
La chiamano ormai la faida dei carbonizzati, uno scempio conta che già 8 vittime, per sette delle quali è stata accertata la loro complicità con la camorra. Solo una delle vittime sembra essere del tutto estranea a rapporti con la criminalità: l’uomo in questione è Felice Paduano, di 73 anni, il cui corpo è stato ritrovato nella sua auto a Casamarciano. E’ l’unico che non sarebbe stato raggiunto da colpi di arma da fuoco a differenza delle altre vittime.
La notizia è di quelle che scottano, la faida camorristica non conosce tregua e non risparmia nessuno. La paura nel napoletano cresce sempre più, proprio quando sembrava che tutto fosse solo un semplice ma tragico ricordo. Ora è nuovamente tutto realtà. Una cruda realtà. La notizia è arrivata anche al Tg1, con lo scopo di denunciare e cercare di porre fine una volta per tutte agli scempi provocati dalla camorra. Sei sono le zone colpite da questi orrori: prima Giugliano (6 febbraio), poi è la volta di Caivano (17 febbraio), Grumo Nevano (21 febbraio), Casandrino (3 marzo), Casamarciano (24 marzo) ed infine Boscoreale (26 marzo). Lo stesso modus operandi per tutti tranne per l’uomo trovato a Casamarciano: prima sparati, a freddo, poi bruciati all’interno delle loro auto. Che sia opera di un’unica regia?
Il napoletano, terra così bella e così affascinante per chi ci vive e soprattutto per chi la visita è purtroppo falcidiata dalla camorra che, ancora una volta, imprime il suo potere e la sua forza. Le faide per il controllo dei luoghi di spaccio continuano a manifestarsi. La paura è sempre tanta. Le autorità si sono mosse e con decisione per cercare di respingere tale fenomeno; proprio ieri si è svolto anche un vertice tra i comandi territoriali dei carabinieri di Castello di Cisterna e Torre Annunziata, dal quale sono emersi elementi ancora più inquietanti: a partecipare a questi delitti c’erano anche giovanissimi, addirittura minorenni. Orrore nell’orrore.
Finirà mai tutto questo? E’ questa la domanda è quella che tutti si pongono e a cui nessuno sa dare una risposta. Il problema è uno ed è evidente: la camorra, con i suoi atti, prende sempre più piede e si espande a macchia d’olio. Bisogna agire e bisogna farlo presto perché la realtà di Napoli e di tutto il napoletano possa finalmente essere riconosciuta soprattutto per la sua bellezza e non per gli scempi della camorra.
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