Riceviamo e pubblichiamo:
Continua a crescere il movimento di difesa della sanità pubblica sul territorio napoletano e vesuviano. Sabato mattina circa duemila persone hanno dato vita alla manifestazione a Torre Annunziata per la riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Boscotrecase. Il corteo, partito dalla stazione FS, dopo aver attraversato le principali arterie di cittadine, ha fatto tappa davanti alla sede dell’ex ospedale di Torre Annunziata già dismesso nei primi anni 2000 e mai più riaperto. Il corteo si è poi diretto verso l’attuale nosocomio boschese dove alcuni rappresentanti dei comitati hanno allestito delle tende. Contemporaneamente alla manifestazione di Torre Annunziata si è tenuto un nuovo presidio dimostrativo davanti al nosocomio San Giovanni Bosco di Napoli con la stessa identica rivendicazione: la riapertura immediata del Pronto Soccorso. Ha partecipato ancheil movimento Mera25.
La politica di dismissione dei reparti di Pronto Soccorso di tutti gli ospedali c.d. “minori” della Campania, oltre a negare l’assistenza medica alla popolazione nei momenti più critici (fino ad arrivare alle estreme conseguenze come avvenuto con la morte della bambina di tre mesi, deceduta lo scorso dicembre proprio dopo essere stata respinta dall’ospedale di Boscotrecase) sta facendo anche ingolfare i pronto soccorso dei grandi nosocomi Cardarelli e Ospedale del Mare. Suona come l’ennesima provocazione l’appello lanciato in questi giorni ai cittadini dal direttore generale dell’ASL NA 1 Verdoliva di non rivolgersi al pronto soccorso ma di “usare tutti i servizi e le strutture che il Servizio sanitario pubblico mette a disposizione dei cittadini” come se a Napoli e dintorni esistessero poliambulatori di Medicina Generale nei vari quartieri o Case della Salute o altri diffusi siti di primo intervento.
Come sindacato SGB continueremo ad appoggiare le lotte di tutti comitati che si battono per la sanità pubblica ed il diritto universale alla salute con l’impegno di unificare le lotte dei vari territori di competenza delle tre ASL napoletane per la costruzione di una grande vertenza regionale.
I manifestanti si sono dati appuntamento per il prossimo martedì 16 gennaio sotto la Prefettura di Napoli per protestare contro il Decreto Calderoli e l’autonomia differenziata.