Circa un migliaio di lavoratori socialmente utili, impegnati a svolgere vari servizi presso gli enti locali, sono scesi in piazza, oggi a Napoli, per chiedere che il testo di riforma sul pubblico impiego, dove si prefigura una soluzione per il precariato storico, tenga conto anche della loro situazione. Il decreto è, in queste ore, al vaglio del Governo e la manifestazione, promossa dall’Usb, ha preso il via da piazza Garibaldi, diretta verso Palazzo San Giacomo, sede del Comune.
Corteo Lsu a Napoli, Zinni: “Un atto di giustizia dovuto”
“In corteo ci sono – dice Maria Pia Zanni, del Coordinamento Usb Enti Locali – coloro che lavorano nella pubblica amministrazione da 20 anni ciononostante, però, sono invisibili: non rientrano neppure nel cosiddetto precariato perché non hanno un contratto. Percepiscono 580 euro al mese, non hanno diritti e tutela previdenziale. Per questo – sostiene Zanni – riteniamo che si debba dare un riconoscimento a questa platea nel decreto. E’ un atto di giustizia dovuto“.