Le cose buone di Nannina. L’Osteria/Salumeria dello chef Pietro Parisi a San Gennaro Vesuviano.

0
2307

L’Osteria/Salumeria dello chef Pietro Parisi a San Gennaro Vesuviano.

Il primo dicembre 2014 è stato inaugurato a San Gennaro Vesuviano un nuovo ristorante. Fin qui niente di nuovo, se non si trattasse però di una osteria-salumeria invece che di un classico ristorante che potremmo trovare ovunque.

E se non fosse opera, dello chef Pietro Parisi, che fa la differenza.
Un ritorno alle origini, nella città dove sua nonna Nannina gli preparava le “merende” come solo un tempo si usava fare.

Il locale si trova in uno antico palazzo, al civico 2 di Via Ferrovia, che fu sede del primo ristorante-pasticceria sul territorio, di proprietà della famiglia Ammaturo.
Pietro ha ricreato un ambiente familiare che accoglie le persone tra “cultura e tradizione” della sua terra dal pavimento, recuperato da un antico casale dell’800, tipico delle case di quell’epoca e dalla soglia originale, in vero piperno, ripulita e ricollocata nella sua vecchia posizione.
Fiore all’occhiello di questa osteria/salumeria è un avanzato sistema di segnali Dattilo plantari per i non vedenti, posto sul pavimento, e realizzato dalla Idrodrain Spa.
Un sistema che permette sia ai non vedenti che agli ipovedenti, di ricevere sia le informazioni sensoriali, grazie ad un contatto plantare, e dal bastone, che da un supporto vocale in tempo reale, con voce umana sintetizzata, che permette al non vedente di avere una descrizione degli ambienti dei menu delle ricette e di quanto altro lui possa desiderare

Il ristorante ha solo 28 posti a sedere ed un bancone per la vendita di prodotti gastronomici di alta qualità, compresi quelli che provengono da produzioni di cooperative sociali nate sui beni confiscati alle mafie, articoli a produzione biologica e di impegno solidale, sponsorizzati da “Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie”, ed altre associazioni impegnate nel sociale.

Da “Le cose buone di Nannina”, troverete prodotti che nascono dal recupero delle ricette e delle tecniche tradizionali che si usavano un tempo.
Dalle pizze fritte con il ragù di carne ai fagioli cotti al fiasco o le conserve e le marmellate.
I sacchetti di origano, una varietà infinita di salumi e formaggi altamente selezionati.
Ed i pacchi di pasta sono quelli prodotti con il grano di Gragnano Igp del Pastificio dei Campi e quella a chilometro zero di Senatore Cappelli.

Troverete inoltre i prodotti provenienti dalla comunità di San Patrignano ed il Caffè Lazzarelle, prodotto dalla cooperativa delle detenute nella Casa Circondariale femminile di Pozzuoli.

Ovviamente la dispensa dell’Osteria conterrà tutte le mostarde, le conserve, i famosi Boccaccielli di Pietro, il Latte Nobile ed i più svariati vini e grappe, oltre che oli selezionati.

Si potranno, inoltre acquistare le profumatissime passate di Corbarino, Piennolo e San Marzano, quelle stesse che Pietro utilizza per i suoi piatti.
Come per ogni osteria che si rispetti, si potranno non solo consumare i cibi cotti sul posto, ma si potranno impacchettare e portare nelle proprie case.
Il metodo dell’asporto, che un tempo era parte della tradizione culinaria.

Pietro si avvale di giovani preparatissimi ed ha due collaboratrici d’eccezione: le sorelle Lina ed Anna.
Tutto in famiglia, come un tempo, scegliendo una ristorazione diversa, semplice ma ricercata nei particolari, dei prodotti usati nella cucina, ma anche la possibilità di diffondere un messaggio solidale e d’impegno sociale.
Come la nonna gli ha insegnato, Pietro porta avanti il riscatto dei piccoli coltivatori agricoli.
Durante la conferenza stampa Pietro ha ricordato con grande commozione nonna Nannina, da cui prende nome il locale, presenza importantissima della sua vita e dalla quale ha attinto la grande lezione di storia antica della sua terra, di cultura e di vita che lo ha spronato a seguire questa non facile strada.
La mattinata è stata allietata dalla bella voce della cantante Benedetta Imperatore, cara amica di Pietro e di sua moglie Magda.

É importante ribadire che la diversificazione della ristorazione di Pietro è basata sul prodotto di stagione, acquistandolo dai contadini o nei mercati delle sue zone,dalla prosecuzione e sperimentazione di una cucina tradizionale, recuperando molte ricette di famiglia e prodotti, talvolta, anche in via di estinzione, a causa della crescente ed eccessiva scelta, di molto addetti alla ristorazione, di fornirsi di articoli di produzione industriale che fa perdere il sapore genuino alle pietanze.

Dopo la semplice, ma emozionante conferenza stampa é seguito un buffet strepitoso dove Pietro ed il suo staff hanno deliziato i tanti giornalisti presenti.

All’inaugurazione serale, nello spazio di fronte al locale, troppo piccolo per accogliere i tanti intervenuti, sono stati allestiti degli stand con la rappresentazione degli antichi mestieri e le attività artigianali di un tempo.
Ed anche canti e balli tradizionali con la tammorra, con una scuola di ballo locale.

Lo chef contadino, come ama definirsi Pietro Parisi, ha fatto sì che fosse servita una cena, che ha richiamato quello della mattina, aggiungendo altre pietanze cucinate.

Tanti assaggi di pizze di tradizione contadina, formaggi, salumi locali, soffritto, pasta e fagioli, trippa e patate.
Un delicatissimo babà ed un buccacciello mousse di ricotta, con marmellata di gelsi o mandarini.
Sono stati offerti vini bianchi e rossi e l’ottimo Nocillo della famiglia Ceriello/ D’Alessandro “E Curti” prodotto con il metodo artigianale da una ricetta del 1904.
Da Le cose buone di Nannina lo potrete acquistare, come tante altre produzioni di vini e liquori di qualità ed ampia scelta.

L’accoglienza e la cordialità di Pietro,della sua famiglia e del personale hanno contribuito a rendere la giornata e l’evento un successo, invitiamo a visitare e fermarsi a pranzo o a cena da “LE COSE BUONE DI NANNINA”, o anche solo a colazione per un cornetto alla marmellata.
Da Pietro Parisi troverete una ristorazione che ci legherà ancor di più alla nostra amata terra.

Anna Copertino

Paola Cipolletta