E’ morto Oreste Pipolo, il fotografo napoletano delle spose

Oreste Pipolo era un decano dei fotografi amato dai napoletani. Matteo Garrone gli aveva dedicato un documentario e Marco Bellocchio un film con Castellitto

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Oreste Pipolo era un decano dei fotografi da cerimonie amato dai napoletani. Il regista di Gomorra, Matteo Garrone, gli aveva dedicato un documentario e Marco Bellocchio da lui aveva preso spunto per un film. È morto nella sua città a 65 anni, stanotte intorno alle ore 04.00 all’ospedale San Gennaro, dove era ricoverato da tempo.

Lo stile di Oreste Pipolo

Aprì il suo studio fotografico nel 1976 in via Carbonara e si specializzò nei servizi per matrimoni, infatti, per tutti era il fotografo delle spose. era un fotografo 65enne con alle spalle un’immensa e lunga carriera da fotografo: tanti anni passati a scattare foto con flash, trovate geniali, composizioni artistiche ed effetti speciali. Ha lavorato in passato con molti personaggi dello spettacolo come Peppe Alario, Mimmo Jodice e Giancarlo Giannini.  Il regista Matteo Garrone ha girato su di lui un documentario intitolato Oreste Pipolo, fotografo di matrimoni, dal quale Marco Bellocchio ha tratto poi il film Il regista di matrimoni, con Sergio Castellitto e ancora la giornalista, Emma D’Aquino, ha curato un servizio speciale su di lui. Riusciva a cogliere le esigenze di tutti e trasformarle. attraverso il suo stile molto personale, in immagini che sono diventate un vero e proprio genere. Il suo ultimo lavoro è stato un servizio fotografico per Capodanno con i bambini mascherati.

Grande commozione nell’ambiente che perde un famoso fotografo che, con il suo obiettivo e la sua reflex, ha immortalato nella sua lunga carriera migliaia di foto momenti di grande commozione, come matrimoni e cerimonie. Chi immortalerà domani i momenti di commozione durante il suo rito funebre? Sembra uno scherzo del destino che il famoso “fotografo dell’amore” sia morto nel giorno dedicato all’amore, nella notte di San Valentino.

Nelle sue foto, si legge sul suo sito web, c’era la grande capacità di mettere “il suo talento al servizio dei committenti, in modo da sottolineare, evidenziare e portare alle estreme conseguenze quel Sé che con il matrimonio si vuole costruire”.